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La Fiom di Re David: contrattazione e conflitto democratico?

(20 Luglio 2017)

Francesca Re David

Redazione di operai contro,

l’erede di Landini alla direzione della FIOM riconferma che i dirigenti sindacali della FIOM sono sempre al servizio dei padroni.

Vi invio alcune affermazioni dell’erede di Landini.

– A partire da fine anni ’90, la legislazione del lavoro è andata tutta in quella direzione, all’insegna della precarizzazione del lavoro”. Un ritornello è stato la riduzione dei costi per le aziende: “Ma non è vero che le imprese assumono se il lavoro costa di meno: assumono se c’è produzione e possibilità sul mercato”.

-: Oggi i lavoratori vengono subordinati e non viene riconosciuta una dignità per quello che fanno: proprio per questo bisogna rimettere al centro le persone, la legge si deve preoccupare di dare diritti alla parte più debole”.

– La Carta dei diritti resta al centro dell’iniziativa della Cgil. La Fiom la sostiene con forza:

– “Il nostro strumento di azione diretta è la contrattazione, insieme al conflitto democratico. Abbiamo appena riconquistato il contratto nazionale: non è una cosa di poco conto, significa avere un impianto che tiene dentro tutti i lavoratori metalmeccanici del paese.

– Il nuovo contratto contiene molti elementi di innovazione, ha detto il segretario: “Un esempio su tutti, vengono introdotte 24 ore di formazione come diritto individuale dei lavoratori: questo significa che le aziende non possono più scegliere se farla o meno, da adesso tutti ne hanno diritto”. Una battuta infine sulla legge sulla rappresentanza: “Il tempo di farla è davvero arrivato, con l’obiettivo di rafforzare tutto il movimento sindacale”.

L’erede di landini è peggio di landini

Un operaio della FIOM

operaicontro.it

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