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(28 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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RIUNIONE COORDINAMENTO NAZIONALE AMIANTO

(22 Luglio 2017)

riunione coordinamento nazionale amianto

Si è svolta in data 20/21 luglio 2017 nei locali del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni , la riunione del Coordinamento Nazionale Amianto per esaminare e discutere la bozza del DDL N. 2602 ( Testo Unico in materia d’amianto ) elaborato su iniziativa della commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro e malattie professionali .
Erano presenti le seguenti associazioni :
AEA di Bologna ; EARA di Trieste ; ContrAmianto di Taranto ; AICA di Savigliano CN ; Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni , Comitato Permanente Esposti Amianto e Ambiente di Milazzo , Gruppo Aiuto Mesotelioma di Lecco , un rappresentante SI Cobas del Piccolo Teatro di Milano; Sportello Amianto.

Sulla base delle osservazioni inviate da altre associazioni e in base alla discussione dei presenti rappresentanti delle Associazioni, emerge quanto segue.

La nostra valutazione è assolutamente negativa in quanto il T.U. non rispecchia quanto negli anni richiesto dalle Associazioni e Comitati delle vittime; costituisce un arretramento rispetto ad alcune normative vigenti conquistate.
In particolare il nostro giudizio negativo si incentra su:
1) Ruolo dell’INAIL per il suo evidente conflitto di interessi, essendo sia ente accertatore delle malattie professionali che ente erogatore; quindi noi chiediamo che sia un altro ente ad accertare e certificare le malattie professionali.
2) Il TU non specifica la necessità di un protocollo di sorveglianza sanitaria nazionale, cosa che ha già dato luogo a grandi sperequazioni tra regione e regione, provincia e provincia, con gravi danni per i lavoratori coinvolti; la nostra richiesta è quindi un protocollo nazionale uguale per tutto il paese;
3) Il TU mantiene l’ammissibilità del limite delle 100 fibre litro per l’esposizione all’amianto; noi chiediamo invece che si operi per giungere al rischio zero; per noi “Amianto zero = rischio zero”;
4) Per quanto riguarda il tema della giustizia verso le vittime dell’amianto e non solo, noi chiediamo:
a) abolizione dei termini della prescrizione per i procedimenti che li riguardano;
b) esenzione e abolizione del contributo unificato indifferentemente dal reddito sia per i ricorsi previdenziali ed assistenziali che per i risarcimenti danni;
c) modifica delle norme procedurali relative all’onere probatorio a tutela vittime;
d) gratuito patrocinio per tutti i soggetti ed esenzione dalla condanna alle spese processuali e legali in caso di sentenza negativa o di rigetto.

Per questi motivi le Associazioni ritengono necessario svolgere alcune iniziative di lotta per rivendicare un’equa giustizia per le vittime. Sui punti di cui sopra chiederemo quindi un incontro alla Commissione che ha redatto il TU.
Inoltre, in considerazione delle numerose sentenze di assoluzione dei responsabili della morte di centinaia di lavoratori e della reiterata negazione dei diritti degli esposti ed ex esposti, chiederemo quindi anche un incontro urgente al Ministro della Giustizia e al Consiglio Superiore della Magistratura.

AEA di Bologna ; EARA di Trieste ; ContrAmianto di Taranto ; AICA di Savigliano CN ; Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni , Comitato Permanente Esposti Amianto e Ambiente di Milazzo , Gruppo Aiuto Mesotelioma di Lecco , un rappresentante SI Cobas del Piccolo Teatro di Milano; Sportello Amianto.

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