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(2 Agosto 2017)
Ore 10.27 del 2 agosto 1980, una strage, l’ennesima strage “di stato”, senza identificazione dei mandanti reali, nell’ambito della lunga scia di sangue e di morti della “strategia della tensione”, con 85 morti e oltre 200 feriti.
PIAZZA FONTANA, PIAZZA DELLA LOGGIA…STAZIONE DI BOLOGNA (e anche altre…), l’ENNESIMA VERGOGNA in un Paese, l’Italia troppo incline a dimenticare i fatti, le date, i luoghi, la storia e a riscriverne i connotati e le caratteristiche reali, frutto di una tendenza costante al “depistaggio” e alla perdita della memoria.
LE STRAGI COME QUELLA DELLA STAZIONE DI BOLOGNA del 2 agosto 2017, anche a 37 anni da quel maledetto giorno, non anno in prescrizione e non dovrebbero mai, essere oggetto di archiviazione, se ci si vuole definire un Paese civile e non dovrebbe mai mancare la solidarietà alle vittime, ai familiari, a tutte-i coloro che si sono impegnati-e, per ottenere verità e giustizia.
CHI NON HA MEMORIA, NON AVRA’ NEMMENO UN FUTURO, se non la legittimazione della barbarie e delle strategie che, per interessi criminali, hanno messo le bombe nelle piazze, sui treni, nelle stazioni…con mandanti “oscuri”, ma determinati ad ottenere, con ogni mezzo, la soddisfazione dei propri interessi e la difesa dei propri profitti, in contrasto con gli interessi generali e collettivi della collettività, delle stesse classi lavoratrici e dei settori sfruttati.
Per quel che ci riguarda, non dimentichiamo e proseguiremo come nell’attività quotidiana politica e sindacale, culturale e sociale, solidale, autorganizzata, autogestita, autofinanziata e indipendente, la continua ricerca della verità per la giustizia sociale.
USI Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912
Segreteria nazionale collegiale confederale
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