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(2 Ottobre 2017)
Sinistra Anticapitalista esprime la propria solidarietà con il popolo catalano, sceso pacificamente e massicciamente in piazza per difendere il diritto all’autodeterminazione. Così come condanna la violenta repressione dello Stato, che non ha esitato a usare la forza per tentare di impedire il referendum. Oltre 10.000 agenti dei corpi di polizia dello Stato sono stati dispiegati in tutta la Catalogna per cercare di chiudere i seggi elettorali, sequestrare le urne e le schede.
Di fronte alla repressione dello Stato spagnolo, l’enorme esercizio di disobbedienza civile portato avanti dal popolo catalano è la chiara dimostrazione che la volontà di un popolo non può essere fermata. Nonostante la grande quantità di agenti dispiegati e la situazione di eccezionalità che vive la Catalogna nelle ultime settimane, la grande mobilitazione popolare è riuscita a mantenere aperta la maggiora parte dei seggi elettorali. Di fronte ad uno Stato che rifiuta un referendum senza curarsi delle richieste della maggioranza della popolazione, è legittimo e necessario disobbedire alla legalità che è usata come scusa per sostenere una situazione di grave rottura democratica, attraverso la violazione dei diritti fondamentali e della libertà delle persone.
Sinistra anticapitalista condanna fermamente la repressione poliziesca così come il silenzio complice del governo italiano, riafferma con forza il suo sostegno al diritto all’autodeterminazione del popolo catalano e invita a partecipare alle iniziativa di solidiatietà internazione che si terranno in questi giorni davanti alle ambasciate e ai consolati dello Stato spagnolo.
La direzione di Sinistra Anticapitalista
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