">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Un bel di' vedremo

Un bel di' vedremo

(16 Dicembre 2010) Enzo Apicella
In tutta l'Europa cresce la protesta contro il capitalismo della crisi

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Lotte operaie nella crisi)

Roma, 27 ottobre: manifestazione presso il Ministero dello Sviluppo Economico

Dalle ore 10.30, in via Molise (angolo con via Veneto)

(21 Ottobre 2017)

Comunicato per lo sciopero del 27 ottobre a Roma

sciopero generale

Il 27 ottobre 2017 sarà sciopero generale, proclamato dalle organizzazioni sindacali CUB, SGB, SICobas, USI Ait e Slai Cobas le stesse promotrici del grande sciopero dei trasporti del 16 giugno u.s. Sigle unite dalla ferma opposizione alle norme sulla rappresentanza e alla riduzione dei diritti sindacali negati ulteriormente dagli Accordi del 10 gennaio 2014 (per il privato) e del 5 aprile 2016 (per il Pubblico Impiego).
Iniziative di protesta si svolgeranno anche a Roma CUB, SGB e SICobas organizzano un manifestazione dalle ore 10,30 presso il Ministero dello Sviluppo Economico in via Molise, 2 (angolo via Veneto) ed è in corso l'interlocuzione con il Ministero dell'Economia e con quello delle Infrastrutture e Trasporti per rappresentare, con apposite delegazioni, le ragioni della protesta. Contro il Job Act, la Cattiva Scuola, la Fornero e l’ennesima Legge di Stabilità fatta a vantaggio degli imprenditori, delle Banche e delle Multinazionali mascherata dalla coperta sempre più stretta della “beneficenza” e delle “mancette” dei bonus, un esempio emblematico è l’irrisorio fondo per i “morosi incolpevoli” e al contempo le facilitazioni alle Banche per gli sfratti.
In questo tracciato ideale che unisce i tre ministeri passano, dunque, i contenuti complessivi della protesta con particolare riguardo per i problemi dell'area romana e laziale: dalle impellenze legate al rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego, al dramma delle società partecipate dagli enti pubblici (dal trasporto pubblico e alla formazione professionale) o degli appalti per le pulizie o la manutenzione e servizi, fino alla decimazione di posti di lavoro e diritti del settore privato sia per le grandi che per le piccole aziende, alimentata dalle forme di sfruttamento che in particolar modo vigono nel sistema delle fine cooperative come le lotte in corso nel settore della logistica.
Al peggioramento delle condizioni di lavoro, al ricatto della disoccupazione e la precarietà si sommano le conseguenze della privatizzazione dei servizi “essenziali” dalla sanità, all’edilizia popolare, all’istruzione, sicurezza e prevenzione si abbattono su tutti. I giovani hanno davanti a se un futuro segnato, con un presente fatto di sfruttamento e ignoranza, oggi anche grazie all’Alternanza Scuola Lavoro; donne e immigrati con paghe e diritti minori diventano oggetto dell’imbarbarimento culturale e morale che vede strumentalmente rifiorire il razzismo e la violenza di genere.
I “risparmi” fatti in questi decenni di crisi per rispettare i diktat della UE sono andati nelle tasche di chi l’ha provocata: imprenditori, banche e multinazionali, stanno finanziando, con 64 milioni al giorno, le spese militari; e il “debito pubblico” è aumentato!
Aumenti salariali, abbassamento dell’età pensionabile, uguale paga per uguale lavoro, diritti sindacali, servizi sociali e una casa per tutti, rispetto per l’ambiente e sicurezza sui luoghi di lavoro, basta con la Guerra e contro i ricatti della UE: queste le rivendicazioni che uniscono i lavoratori, i giovani, le donne e gli immigrati che il 27 ottobre scenderanno in piazza a Roma.
In definitiva un passaggio nei tre ministeri chiave al fine di rilanciare la spesa pubblica per opere e servizi alla cittadinanza sottraendoli al proliferare delle spese militari e alla corruzione.

CUB - SGB - SI Cobas

6661