">
Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro (Visualizza la Mappa del sito )
(24 Ottobre 2017)
REAGIRE!
Dal più vecchio al più giovane ferroviere, lo sappiamo tutti!
Oggi stiamo peggio di ieri.
Lavoriamo di più, a ritmi più intensi e pericolosi.
Più ore, più mansioni, meno personale.
Ci ammaliamo, ci infortuniamo e moriamo di più, senza riuscire ad andare in pensione.
LO SFRUTTAMENTO dei FERROVIERI è AUMENTATO!
E' aumentato insieme ed a causa dei processi di riduzione drastica di personale, di spezzettamento, privatizzazione e cessione dei rami d'azienda degli ultimi 20 anni.
E' aumentato nel silenzio e nella complicità sindacale di stato, ma anche nell'indifferenza, nella passività e nello scoramento della nostra categoria.
Alla lotta spesso si preferisce il mugugno o l'improbabile “risoluzione personale”, se non peggio, la svendita individuale per un pugno di euro o un imboscamento sindacale.
Ma la realtà picchia forte, ed anche i più distratti stanno pagando e soffrendo il “faraonismo Trenitalia”, con malattie professionali ed inidoneità sempre più frequenti, con l'impossibilità di organizzarsi una propria vita privata e famigliare, con l'imbarbarimento del potere dispotico aziendale, con nevrosi e superstress ormai quotidiani.
E pensare che mentre stiamo tirando il collo, il peggio ce lo stanno preparando con il nuovo contratto dopo quello “ponte” in scadenza il 31/12/2017.
Sarà un “contratto” che recepirà, come gli ultimi, l'esempio Mercitalia, velocizzando cessioni ed appalti in tutti i settori, frantumando definitivamente la categoria e riducendola a zerbino per una clientela “scelta” e pagante.
Sarà un contratto supino rispetto all'internazionalizzazione del gruppo Trenitalia, dove i ferrovieri pagheranno l'ulteriore spinta profittuale sul mercato mondiale con aumenti di orario di lavoro, diminuizione di diritti e libertà normative, incrudimento del codice disciplinare.
Una realtà contro di noi difficile da ribaltare, ma non possiamo continuare a stare a guardare, anche perchè ormai i “posti buoni”dove ripararsi dal diluvio non esistono più.
C'è solo una strada: LA LOTTA e L'UNITA'!
Dobbiamo riscoprire l'identità categoriale perduta, abbattendo quel muro di incomprensione ed incomunicabilità tra “vecchi e giovani” ferrovieri artatamente costruito da azienda e sindacati.
Dobbiamo riprenderci prima che i diritti scippati la dignità del nostro servizio alla collettività e non agli eletti dell'alta velocità.
I FERROVIERI POSSONO TORNARE MA DEVONO RICOMINCIARE A PENSARE!
Non è vero che “non c'è più niente da fare” o che “oramai ch'hanno ammazzato!”.
Oggi c'è da fare piu' di ieri, e, anche se feriti, non siamo morti!
Possiamo riprenderci, avendo un po più di fiducia in noi stessi.
LA FERROVIA SIAMO NOI!
SIAMO NOI CHE LA FACCIAMO FUNZIONARE!
Nel mese di ottobre e novembre ci saranno 2 scioperi generali che coinvolgeranno anche noi ferrovieri nelle giornate del 27 ottobre e del 10 novembre.
Certo, sarebbe stato meglio unificare la data, ma, tant'è, questi 2 scioperi ci sono.
Cerchiamo di utilizzarli per contarci, per discutere tra noi, ma anche per dare un segnale forte, il più forte possibile ad azienda e sindacati.
BASTA CONTRATTI BIDONE SULLA NOSTRA PELLE.
I FERROVIERI NON SONO CAVIE!
Pino ferroviere
7810