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Il congresso regionale del Prc dell’Emilia-Romagna

(28 Luglio 2005)

Il congresso regionale del Prc dell’Emilia-Romagna è stato per i compagni una delle più grandi perdite di tempo degli ultimi anni: tutto era già deciso in partenza, dal rinnovo dell’alleanza tra bertinottiani e grassiani alla nomina della nuova segretaria regionale. Poche quindi le note degne attenzione in un dibattito che si è trascinato stancamente per ben due giorni.

Il congresso ha visto il rinnovo dell’asse di ferro tra grassiani e bertinottiani, non essendo quest’ultimi riusciti ad ottenere la maggioranza assoluta dei votanti ai congressi di circolo fermandosi al 49%.

Abbiamo tentato come Progetto Comunista di portare anche le altre mozioni di minoranza a schierarsi sui temi fondamentali e ad elaborare documenti comuni, ma ciò è stato possibile solo con i compagni della mozione 5.

Sulle questioni sindacali abbiamo presentato un testo, insieme alla quinta mozione, per il sostegno attivo dei militanti di Rifondazione alla battaglia in Cgil per un documento alternativo alle tesi di Epifani (ovviamente respinto). I compagni della quarta mozione hanno preferito accordarsi con i grassiani ed elaborare un testo tanto generico da ottenere l’appoggio pure di quella parte di “Lavoro e società” che si è già alleata con Epifani.

Il documento conclusivo che abbiamo presentato ha avuto il sostegno solo dei compagni di Falcemartello, mentre l’area di Erre, che era disponibile a votare il nostro testo a condizione che togliessimo la richiesta di uscita dalla maggioranza in Regione, di fronte ad un nostro rifiuto ad arrivare ad un pateracchio, ha presentato un proprio testo.

Infine è stata eletta come nuova segretaria regionale Donatella Mungo, già segretaria della federazione di Imola ed espressione dell’area di più stretta osservanza bertinottiana. Infine, proprio ieri, il Cpr ha varato la nuova segreteria dove i bertinottiani, pur avendo una maggioranza di 4 a 3, lasciano ai grassiani posti di enorme responsabilità quali tesoreria, enti locali e coordinamento della segreteria.

Michele Terra

Il documento conclusivo presentato da Progetto Comunista

Il congresso del Prc dell’Emilia-Romagna, traendo un bilancio di cinque anni di presenza del nostro partito nel governo della Regione Emilia-Romagna (legislatura 2000-2005), considera insoddisfacenti i risultati raggiunti da questa nostra partecipazione.

Nessuna reale svolta a sinistra si è, infatti, prodotta nelle politiche della Regione, prova ne è che la giunta Errani:

- ha mantenuto attraverso la legge Bastico il finanziamento alle scuole private, mentre si condivide a livello regionale (v. biennio integrato) la riforma Moratti;

- non ha contrastato i processi di privatizzazione delle aziende ex municipalizzate;

- ha recentemente proposto una legge sul lavoro, non ancora approvata, che non si contrappone pienamente alla legge 30 e non interviene adeguatamente per la stabilizzazione del rapporto di lavoro;

- ha approvato (con l’astensione del Prc) una legge per la privatizzazione del trasporto pubblico locale;

- ha completato il processo di privatizzazione della fiera di Bologna, nominando Montezemolo suo presidente.

Il congresso, inoltre, considera negativo il percorso che ha portato al rinnovo dell’alleanza con il centrosinistra per il governo della Regione, essendo mancata una discussione democratica di bilancio sull’attività della giunta uscente.

Il congresso ritiene inaccettabile il regolamento contro il commercio ambulante, provvedimento che colpisce principalmente le migliaia di immigrati che vivono di questa attività. Si richiede pertanto che il Partito e i suoi rappresentanti istituzionali si impegnino immediatamente per il ritiro del suddetto regolamento.

Il negativo risultato delle elezioni regionali di aprile è quindi da attribuire alle scelte sbagliate del quinquennio precedente e alla rinnovata alleanza tra Prc e centrosinistra che condanna il partito alla subalternità.

L’uscita dalla maggiuoranza in Regione, il rilancio di una politica di opposizione sociale e politica e la costruzione di un blocco sociale anticapitalista sono oggi le priorità che il Prc dell’Emilia-Romagna porrà al centro della propria azione politica nel prossimo futuro.

Per garantire la massima autonomia del Prc, il congresso invita il Cpr ha non inserire nella prossima segreteria regionale compagni e compagne che ricoprano la carica di assessore nelle giunte espressione di alleanze centrosinistra-Prc.

Michele Terra, Luciano Zangoli, Simona Pirini, Giuseppe Bongiorni, Fausto Fornaciari.

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