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(30 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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    (Il nuovo ordine mondiale è guerra)

    Cheney: Quelli di Guantanamo vivono ai tropici, altro che lager.

    (24 Giugno 2005)

    Macche' gulag di stampo sovietico: i carcerati di Guantanamo non dovrebbero lamentarsi, perche' vivono ai tropici. A sostenerlo e' il vicepresidente degli Stati Uniti, Dick Cheney, che, in una intervista alla Cnn, ribadisce che gli Stati Uniti non hanno l'intenzione di chiudere il carcere, dove sono detenuti, in una sorta di limbo giuridico, circa 520 cosiddetti 'combattenti nemici' degli Stati Uniti, essenzialmente taleban afghani.

    Vivono "sotto i tropici, sono nutriti bene e hanno tutto quello che vogliono - ha tra l'altro detto Cheney -.. Si trovano in installazioni nuove di zecca per le quali abbiamo speso un mucchio di denaro. Vengono trattati benissimo". Secondo Amnesty International, Guantanamo è invece l'equivalente contemporaneo di un gulag sovietico, e l'affermazione ha destato scalpore negli Stati Uniti. Intanto i componenti della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani hanno rimproverato il governo degli Stati Uniti di non aver dato seguito alla loro richiesta di accedere alla prigione di Guantanamo. Secondo i commissari Onu, l'amministrazione Bush non ha risposto alla loro richiesta di accertare le "gravi testimonianze di torture, crudelta', trattamento disumano e degradante", detenzione arbitraria e violazione dei diritti dei prigionieri.

    Ma il vicepresidente è andato a ruota libera su tutto ciò che riguarda il terrorismo parlando anche di Bin Laden confermando quanto dichiarato di recente dal capo della Cia, Porter Goss, di sapere dove si nasconde lo sceicco del terrore anche se soltanto in termini generali. "Abbiamo un'idea piuttosto precisa dell'area approssimativa nella quale si trova", ha assicurato. "Pero'... beh, sapete, non è che abbia il suo indirizzo di casa".

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