Capitale e lavoro :: Flessibili, precari, esternalizzati

ADESSO BASTA!

(15 Dicembre 2017)

Roma, 14/12/2017

Da giorni, l’USI, sta supportando la richiesta di un lavoratore nell’area museale di poter utilizzare due giorni di festività soppresse il 30 e 31/12 pp.vv.

L’azienda si è infatti permessa di mettere a sorteggio il diritto di tale fruizione. Non sono state date altre motivazioni (scritte e, SOPRATTUTTO, al lavoratore … ciò che riporto, lo scrivo per le richieste di chiarimenti sollecitate dalla mia organizzazione!) utili se non quella del rispetto dell’accordo che prevede il limite del 50% del personale autorizzabile per assenze. Tale accordo è il Piano ferie 2017 che la sottoscritta, in qualità di RSU/USI non ha sottoscritto ritenendolo “in pejus” (ampie dimostrazioni ne abbiamo avute sino ad oggi, infatti). Ogni volta, in caso di diatriba, l’USI deve ricordare all’Azienda che, tali accordi, possono essere applicati ai lavoratori aderenti alle OO.SS. che li hanno sottoscritti (sono indirizzi derivanti da sentenze di Cassazione, dal 2002 ad oggi…), di sicuro non vanno applicati a quei lavoratori iscritti con l’organizzazione che non li sottoscrive . Per non parlare dell’immensa falsità utilizzata a giustificazione di un diniego riguardante il rispetto della copertura del “50%” delle postazioni: sappiamo benissimo tutti che l’utilizzo indiscriminato dei lavoratori della società “H501” (usati per le sostituzioni di dipendenti Zètema -per ferie, permessi, malattia-) ha prodotto picchi (come quello della Notte dei Musei in Musica) dove in un museo, su quattro unità, si è trovata a lavorare una sola unità Zètema con tre unità “ H501”.

Nell’attesa si dirima la questione individuale del collega, comunque, ho chiesto ufficialmente all’Azienda i dati ufficiali, GIORNALIERI (esigo non mi vengano fornite proiezioni e/o semplici percentuali che lasciano il tempo che trovano), per singolo museo, con relativo monte ore dei lavoratori “H501”, anche in virtù di quanto previsto dal disciplinare di gara con cui la stessa società si è aggiudicata tali servizi (in particolare lettera b del paragrafo 8 "Obblighi dell'appaltatore" ed il paragrafo 9 "reportistica").

Ho chiesto, inoltre che l'Azienda fornisca al tavolo RSU le documentazioni inerenti le contrattualizzazioni di tali lavoratori ed i nominativi di quelli utilizzati fino ad ora (sia nell'accoglienza di sala che in biglietteria), per poter verificare che tali persone non siano state soggette a retribuzioni "cash" ma che abbiano regolari contratti, tracciabili.

In ultimo ho segnalato il mancato rispetto del punto rispondente alla lettera "i", sempre del paragrafo 8 ("Obblighi dell'appaltatore"), laddove l'appaltatore deve "dotare gli operatori di badge di riconoscimento, indicante nome ed iniziale puntata del cognome, sulla scorta di un file che verrà fornito da Zètema prima dell'inizio del servizio". Tutti i lavoratori e lavoratrici che vengono mandati in sostituzione non hanno alcun badge e devono essere dotati dai coordinatori Zètema di badge sostitutivi, di proprietà Zètema, ove non appaiono nominativi.

Se i dati da me richiesti non verranno forniti quanto prima, mi rivolgerò alle autorità competenti di vigilanza.

Tanto vi dovevo per opportuna informazione, perché so che ci sono problemi anche per altri colleghi che invito, ovviamente a contattarmi. Buon lavoro a tutte/i

Serenetta Monti (RSU/USI Zetema e segreteria intercategoriale)