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SEGNALAZIONE UTILIZZO DIFFICOLTOSO, PRESSOCHE’ IMPOSSIBILE DEI BUONI PASTO ELETTRONICI DELLA “QUI GROUP”

(31 Gennaio 2018)

usiromacapitale

Alla c.a. CONSIP

E p.c. MEF (Ministero dell’economia e Finanze)

Zètema Progetto Cultura srl (A.D. dr. R. Tagliacozzo)

USI Unione Sindacale Italiana

- via mail -

Spett. CONSIP, Spett. MEF

in qualità di RSU/USI, accreditata e trattante presso la società Zètema Progetto Cultura srl (100% Roma Capitale), la sottoscritta promuove una segnalazione in merito all’utilizzo, resosi difficoltoso, per i buoni pasto elettronici della "QUI GROUP", società attualmente vincitrice del bando da voi promosso. Le segnalazioni effettuate in precedenza presso la società di cui sono dipendente, hanno prodotto come unica risposta l’obbligo di attenersi alla Convenzione CONSIP relativa ai buoni pasto elettronici.

A tal proposito allego proprio i documenti relativi alla gara, in base ai quali emerge il mancato rispetto delle prerogative che hanno portato la "QUI GROUP" a vincere l’appalto per il lotto del Lazio.

Mi riferisco in particolare al numero degli esercizi convenzionati e, con buona probabilità, il tempo con cui la suddetta società opera i pagamenti presso gli esercenti convenzionati.

Mi risulta, infatti, come accaduto già tra gennaio e febbraio 2017, che parecchi esercenti (e parlo di grosse catene come PEWEX, IPERTRISCOUNT, PIM, DEM, COOP) siano stati costretti a sospendere temporaneamente (ed in alcuni casi definitivamente - vedansi foto allegate) l’accettazione di tali buoni pasto, proprio per la mancata corresponsione dei corrispettivi da parte della Società "QUI GROUP", con tutto ciò che ne consegue per il lavoratore che deve utilizzarli e beneficiarne.

Se risultasse corrispondente al vero, quanto affermato da alcuni esercenti in merito alla mancata corresponsione dei corrispettivi da parte della "QUI GROUP" in tempi coerenti con quanto previsto dalla gara, verrebbe meno un ulteriore requisito, così come stigmatizzato anche nell’ultimo decreto del Ministero delle Finanze (28/11/2017, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22/1/2018) che individua “le prestazioni principali oggetto delle Convenzioni Consip e le relative caratteristiche essenziali, ai fini dell’applicazione del benchmark Consip (parametri di prezzo-qualità per le amministrazioni acquirenti)”.

Il nuovo decreto per quanto riguarda i buoni pasto elettronici, indica, infatti, come prestazione essenziale:” a) Fornitura del servizio sostitutivo di mensa mediante buoni pasto elettronici. Di qualsiasi valore nominale”. Le cui caratteristiche essenziali devono essere: 1) Numerosità degli esercizi convenzionati; 2) Commissione verso l'esercente; 3) Termini di pagamento verso l'esercente.

Il decreto prevede inoltre che “Le amministrazioni obbligate potranno ricorrere ad acquisti in autonomia solo in caso di esigenze specifiche di approvvigionamento non soddisfatte dalle caratteristiche elencate nel decreto”.

A tal riguardo, pertanto, la sottoscritta chiede di verificare quanto segnalato con la presente, allo scopo di consentire, nel caso lo ritenga opportuno, alla Società nella quale sono dipendente e con funzioni di rappresentante sindacale, che legge in copia, la possibilità di promuovere acquisti in autonomia senza incorrere in sanzioni, consentendo, così, finalmente un utilizzo coerente e congruo del buono pasto elettronico. Cosa che, fino ad oggi è accaduta "a singhiozzo", proprio per quanto segnalato. La sottoscritta si rende disponibile sin da ora per ulteriori chiarimenti.

Si auspica che questa spiacevole situazione, che riguarda centinaia di lavoratori (presumo migliaia a questo punto), venga presto chiarita e gli esercizi coinvolti da "QUI GROUP" per l’assegnazione dell’appalto siano quelli effettivamente dichiarati come “attivi”!

Certa di un cortese riscontro, porgo distinti saluti.

Serenetta Monti (RSU/USI Zètema e vice segretario romano USI Unione Sindacale Italiana)

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