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(20 Agosto 2013) Enzo Apciella

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24 FEBBRAIO, IN RITORNO DA ROMA PIÙ FORTI DI PRIMA!

(27 Febbraio 2018)

striscione 24 febbraio

Settimane e settimane di duro lavoro, in giro per tutta Italia in centinaia di magazzini, luoghi di lavoro, scuole, università, case occupate, spazi sociali.

Alla fine lo sforzo ha pagato: sabato 24 in corteo a Roma eravamo quasi diecimila, in larghissima parte operai della logistica, della macellazione carni, metalmeccanici, lavoratori della scuola e del pubblico impiego, disoccupati, senza casa e senza permesso di soggiorno.

La voce di migliaia di sfruttati, che per anni hanno lottato dentro e fuori i cancelli dei magazzini e delle fabbriche delle periferie più svariate, nel cuore della produzione e della circolazione della ricchezza ma fuori dai riflettori dei media e della "politica che conta", sabato hanno fatto irruzione nelle vie della capitale fin nei pressi dei palazzi del potere per gridare forte la rabbia e l'opposizione alle politiche di massacro sociale portate avanti dai governi di ogni colore.

La scommessa lanciata dal SI Cobas ha dato i suoi frutti, a dispetto dell'indifferenza di larga parte di un "movimento" in ben altre faccende affaccendato e dello stesso scetticismo di chi, pur sostenendoci, giudicava una tale manifestazione, per di più nel bel mezzo di una campagna elettorale insulsa come non mai, un passo azzardato e forse troppo ambizioso per chi come noi può far leva solo sulle proprie, limitate forze.

La radicalità e la determinazione dei lavoratori ha ancora una volta avuto la meglio, contro tutto e tutti: dai tentativi di divieto da parte della Questura e del Ministero degli Interni all'ondata di fermi e perquisizioni sui pullman in arrivo a Roma, dal boicottaggio dei media (che dapprima ci hanno oscurato per dar spazio alla finta manifestazione antifascista sponsorizzata da PD, Cgil e sinistra istituzionale, poi non potendo tacere di fronte a una piazza piena, hanno giocato la carta della "caccia alle streghe" agitando lo spauracchio di disordini), alle difficoltà organizzative ed economiche per sostenere l'arrivo di più di 80 autobus da tutta Italia, per non parlare della pioggia e del maltempo che ha accompagnato tutto il percorso del corteo.

La piazza del 24 ha rappresentato un vero e proprio spartiacque: a una settimana dall'ennesima tornata elettorale in cui il "popolo" sarà chiamato a scegliere quale comitato d'affari dovrà governare in nome e per conto dei padroni, un nuovo movimento operaio, radicale e combattivo, interetnico e internazionalista, ha affermato con forza le proprie ragioni e la propria radicale opposizione sia ai rigurgiti razzisti e xenofobi dell'estrema destra fascista, sia all'ipocrisia di quei "democratici" che in questi anni hanno governato in nome dei profitti producendo fame, guerre, precarietà, licenziamenti, devastazione sociale e ambientale e che ora tenta furbescamente di agitare la bandiera dell'"antifascismo" e della "difesa della costituzione" per il proprio tornaconto elettorale.

A fronte degli sciacalli che cercano di dividere i proletari alimentando guerre tra poveri, sabato a Roma abbiamo affermato con forza che a dividere non è il colore della pelle, la razza o l'etnia, bensì unicamente la condizione di sfruttati e sfruttatori prodotta dal sistema capitalista.

Qualsiasi sarà il governo che uscirà dalle loro urne dopo il 4 marzo, dovrà fare i conti con questo nuovo movimento operaio, fiero della propria autonomia da ogni partito e sindacato complice di anni di politiche antiproletarie.

Il movimento dei facchini della logistica in questi anni ha dimostrato concretamente che solo con la lotta e il protagonismo di classe è possibile conquistare migliori condizioni salariali, di lavoro e di vita, e il SI Cobas, forte di quest'esempio intende indicare a milioni di salariati e di sfruttati la strada da percorrere per sconfiggere la paura e i ricatti frutto di decenni di sconfitte e compromessi al ribasso.

La grande partecipazione alla piazza di sabato è la conferma più evidente che i tempi per la costruzione di un largo e unitario fronte di lotta anticapitalista siano quantomai maturi.

Sparigliamo le carte!

26/02/2018

SI Cobas nazionale

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