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(15 Agosto 2012) Enzo Apicella

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SENZA UN FORTE MOVIMENTO NON C'E' RIVOLUZIONE E AVANZA LA CONTRORIVOLUZIONE

MA NON C'E' NEANCHE LA POSSIBILITA' DI METTERE IN PIEDI UNA DECENTE TATTICA ELETTORALE. A MAGGIO A SPOLETO CI SARANNO LE ELEZIONI. CHE FARE?

(6 Marzo 2018)

sos razzismo

Si doveva tentare ed è stato necessario farlo. Un posizionamento migliore per riavviare un nuovo ciclo di lotte sarebbe stato importante. I limiti oggettivi e in parte soggettivi dell'esperienza di Potere al Popolo però sono stati fotografati dal risultato che gira intorno all'1% e che ci consente comunque di ridefinire le iniziative da mettere in piedi per la ripresa della lotta di classe dal lato degli sfruttati. Sul risultato pesa forte l'elemento di debolezza di un Movimento proletario che non c'è se non in situazioni circoscritte che i social ci fanno sembrare più diffusi ma che in realtà non lo sono. Non ci sono lotte operaie diffuse, non c'è un Movimento vero degli studenti, non c'è una organizzazione proletaria adeguata degli immigrati, non ci sono lotte importanti per i diritti. In questa condizione tentare di mettere insieme su obiettivi di fase le varie anime comuniste presenti in Italia era da fare ed è stato fatto. Non ha funzionato perchè il radicamento sociale degli spezzoni di "partito" esistenti si è dimostrato poco significativo; meno significativo di quello che si sperava. Temo perciò un effetto boomerang da un lato coniugato a un effetto "mulo" di chi si chiuderà a riccio intorno all'esperienza di potere al Popolo, idealizzandola e quindi negando a se stessi la possibilità di vederne i limiti che il risultato elettorale indica chiaramente. Chi dice il problema è che siamo nati da poco ma vedrete con il tempo necessario.... non ha capito che senza movimento di lotta vero, senza la classe che si organizza su vasta scala e lotta, non ci può essere ne rivoluzione ne crescita della coscienza di classe, ma neanche un risultato elettorale che favorisca il rafforzamento del movimento stesso. Ora a Spoleto abbiamo le elezioni per il governo della città tra due mesi, occorrerà decidere che fare. Se esserci in intorno a un'unica bandiera rossa che sventoli parole d'ordine capaci di tenere insieme coloro che camminano ostinatamente contro vento come è il caso della lotta antirazzista o se concentrare le nostre forze nei luoghi di lavoro e nei quartieri ben sapendo che le due cose possono e devono stare insieme.

Casa Rossa

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