">
Posizione: Home > Archivio notizie > Comunisti e organizzazione (Visualizza la Mappa del sito )
(21 Marzo 2018)
Il 1926 non è così lontano.
Osservando le news che girano in rete ci siamo imbattuti in un'assurda notizia che arriva da Padova, riportante quanto segue:
"Padova, depositata in Comune una mozione per la messa al bando dell'ideologia comunista".
Per molti non ci sarebbe da stupirsi, visto il degrado ideologico e culturale di cui sono responsabili esponenti dell' estrema sinistra, rei di utilizzare il glorioso simbolo con falce e martello, che hanno depauperato per seguire politiche compiacenti al sistema borghese capitalistico nazionale, rendendo sempre più impossibile l'avvicinamento tra istituzioni e il proprio elettorato, sino ad arrivare, oggi, ad essere partiti borghesi controproducenti, con dati esigui con dati esigui per cui esultano come per grandi vittorie "rivoluzionarie"
Quello che accade oggi, che nel lungo e medio termine porterà alla messa al bando ideologico, ha origine in diversi fattori storici.
1) La reale mancanza internazionale di un punto di riferimento sia storico che di sviluppo futuro dell' ideologia
comunista .
2) I fallimenti storici dell' ideologia comunista legati ad opportunismi individuali e internazionali.
3) la debolezza del leaderismo perpetuo e il mancato rinnovamento culturale delle classi dirigenti per l' assoluta mancanza di quadri preparati per il processo di sviluppo del partito.
4) L'inconsistenza, nei territori, dell'interazione con le reali problematiche ed esigenze delle popolazioni.
5) il cambiamento ideologico impostosi nella società per negligenze degli apparati politici locali e istituzionali della sinistra comunista, che hanno allontanato i propri elettori dalla volontà di partecipare attivamente alla lotta politica.
6) ecc ecc ecc.............
Quelli elencati sono solo pochi punti che ci sentiamo di citare, per cui con una sinistra comunista debole , inesistente a livello politico e culturale, rampolli fascisti e razzisti possono permettersi di proporre nei consigli comunali mozioni che negano la libera espressione democratica costituzionale.
L' attacco fascio-leghista proposto, in aula consigliare, pone considerazioni da non sottovalutare, che potrebbero spingere a riscrivere gli avvenimenti passati, creando una nuova generazione acculturata sugli eventi presentati come quelli che le avrebbero permesso di vivere in uno stato " libero e democratico".
In questo dominio di destra, sono state attuate politiche revisioniste che hanno fatto breccia sulla popolazione , per cui sono riaffiorate le ideologie massoniche e fasciste come le uniche praticabili e possibili in una società pseudo-democratica come quelle dei paesi latino-americani che, però, sperimentando governi reazionari e fascisti ad immagine massonica, basati sul razzismo e iper liberismo, ne hanno poi fatto ammenda.
Con un trentennio di governi di destra nel nostro paese, le formazioni di estrema destra hanno potuto esprimere la propria visibilità sia mediatica che materiale in tutti i luoghi nazionali, mentre negli anni della grande opposizione comunista italiana neppure potevano scorrazzare e manifestare per le strade.
Oggi queste forze che credevamo sconfitte e inammissibili, le ritroviamo pure in corsa per un posto al governo delle nazione.
Quindi, chiediamo a tutti i compagni veneti, e non solo, di non sottovalutare queste iniziative fascio-leghiste, di denunciare qualsiasi forma di oscuramento o linciaggio della democrazia, e del libero pensiero. Non vorremmo trovarci in un futuro prossimo a ricadere nella clandestinità, per sopravvivere agli attacchi squadristi dei crumiri dello stato.
Qui riportiamo l'articolo da cui abbiamo appreso del vile attacco fascio-leghista.
http://www.padovaoggi.it/politica/mozione-abolizione-comunismo-luciani-comune-padova-20-marzo-2018.html
C.C.BROZ
7595