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(12 Aprile 2018)
Dopo l’ennesima campagna mediatica sul presunto uso di armi chimiche da parte del regime di Assad, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia e Israele, potenze imperialiste e neocolonialiste, si preparano a un nuovo intervento militare in Siria.
In risposta, la Russia imperialista avvia esercitazioni belliche e si prepara a difendere ad ogni costo le sue basi militari e la sua sfera di influenza in quel paese.
Con la sconfitta dell’Isis e gli sviluppi avvenuti ad Afrin, Gutha, Idlib, la lotta per l’egemonia fra USA e Russia si è intensificata in modo visibile.
Gli USA hanno avviato con Trump un’escalation militarista per rendere permanenti le loro basi di appoggio in Siria, attraverso la cooperazione con forze locali, per ridurre il ruolo e il peso dei loro rivali nella regione. Allo stesso tempo il regime di Assad ha aumentato la pressione contro le forze filo-USA. Ciò ha determinato l’aumento della tensione in tutta l’area.
La proxy war in Siria sta evolvendo rapidamente in una guerra in cui le potenze imperialiste si avvicinano allo scontro diretto.
Questi briganti non si adoperano certo per la “pace e la democrazia”, ma per tutelare i loro interessi, i mercati di sbocco, le basi militari, le zone di influenza, il controllo delle fonti di energia.
La politica di guerra che conducono le potenze imperialiste in Medio Oriente, è una politica reazionaria, di saccheggio dei paesi dipendenti, di oppressione sociale e nazionale, di asfissia dei movimenti rivoluzionari. Una politica che provoca morti, distruzioni e altre ondate di profughi.
La classe operaia e le masse popolari devono respingere l’intervento in Siria sotto qualsiasi pretesto o copertura.
Il solo modo per contrastare, indebolire e far naufragare i piani di guerra imperialisti è quello di difendere una politica di pace che serva agli interessi del proletariato e dei popoli della regione.
Esigiamo che sia posto fine all’intervento militare degli USA e dei suoi alleati!
Fuori tutte le potenze imperialiste dalla Siria e dal Medio Oriente!
NO al riarmo e all’aumento delle spese militari a scapito delle spese sociali!
Esigiamo l’uscita dalla NATO e la chiusura delle basi militari (Aviano, Sigonella) da dove partono le aggressioni militari!
Mobilitiamoci e manifestiamo uniti in tutte le città contro la guerra imperialista e ogni coinvolgimento italiano!
11 aprile 2018
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia
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