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(13 Maggio 2018)
RIUNIONE DEL COORDINAMENTO PUBBLICO IMPIEGO
BOLOGNA
26 MAGGIO 2018
A Bologna presso la sede del SI COBAS, alle ore 11:00, si terrà una riunione del Coordinamento Pubblico Impiego.
La discussione verterà principalmente sulla realizzazione di un sindacato di classe che coinvolga necessariamente lavoratrici e lavoratori del Pubblico Impiego.
Si valuteranno poi i risultati delle recenti elezioni RSU e ci sarà un confronto per decidere in merito a organizzazione, compiti e obbiettivi del Coordinamento Pubblico Impiego.
Le elezioni RSU nel Pubblico Impiego hanno confermato il ruolo di dominio dei sindacati di regime.
Questi sono sempre più co-gestori delle politiche aziendali e sono in perfetta sintonia con gli interessi generali del padronato pubblico.
Ormai pare che il Pubblico Impiego venga sempre più considerato un sub-settore di “Azienda Italia”.
Un “Pubblico Impiego 4.0” ad uso e consumo dei padroni e dei loro governi.
Il consenso manifestato ai sindacati di regime in occasione delle elezioni RSU, in particolare alla CISL, appare in netto contrasto con un disagio crescente tra le/i lavoratrici/tori del pubblico impiego che da tempo subiscono una situazione emergenziale determinata soprattutto da una insostenibile carenza di organico ignorata volutamente dai governi e nemmeno tamponata da un necessario ripristino del cosiddetto turn over cioè di assunzioni a fronte dei pensionamenti.
La sintesi di questa contraddittoria realtà è nel commento a caldo in merito ai risultati delle elezioni RSU da parte di una lavoratrice che ha affermato: “ancora una vittoria dei sindacati, ancora una volta perdiamo noi lavoratori!” .
La passività, la delega, l'acquiescenza ai sindacati co-gestori della Pubblica Amministrazione e a braccetto di chi la governa non esprime una preferenza ad una linea sindacale anziché ad un'altra.
E' semplicemente una rassegnata scelta, per ora, di non sfidare i sindacati confederali, CGIL/CISL/UIL, percepiti come parte integrante degli assetti di potere e sotto potere.
Sanno chi sono, sanno cosa rappresentano, sanno che non rappresentano i bisogni dei lavoratori ma scelgono, istintivamente, di non porsi contro di loro.
Timore o calcolo?
Non fa differenza!
Perché sfidare chi ha in appalto il traffico dei favori e dei piccoli piaceri?
Se questo è lo stato di salute della nostra classe, da parte nostra, occorre a maggior ragione riaffermare, la necessità di un sindacato di classe in sintonia con quei settori che la lotta la praticano già oggi: ferrovieri francesi, autisti e facchini della logistica.
Il passaggio da un generico sindacalismo di base, a caccia di spazio “democratico” e rappresentatività, condizionata dall'alto, ad un sindacato di classe che prepari le lotte di domani anche nel P.I. è la traccia di lavoro su cui impegnarsi.
Il coordinamento ha come scopo la creazione di una rete per la promozione delle lotte, il collante deve essere la condivisione e generalizzazione delle esperienze.
Questo compito va oltre gli interessi di sigla e di bandiera.
Gli interessi di classe devono essere la nostra “stella polare”.
SI COBAS Pubblico Impiego
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