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(20 Maggio 2018)
Dal Blog delegati e lavoratori indipendenti Pisa, riprendiamo questa interessante proposta su come inserirsi - dal punto di vista di lavoratrici e lavoratori - nel dibattito aperto dalle proposte di modifica della RIforma Fornero avanzate dall'esecutivo che sta per nascere, invero assai timide se confrontate alle promesse elettorali. Ovviamente, le ipotesi di "copertura finanziaria" qui formulate vanno in una direzione diversa da quella prevista da Lega e 5Stelle, forze lontane anni luce dall'idea di tassare seriamente i capitali e che, anzi, proprio sul terreno della fiscalità esplicitano la propria vocazione filo-padronale. Ma è giusta l'istanza di cogliere l'occasione per lanciare, a livello popolare, idee alternative a quelle veicolate attraverso le politiche spending review, di norma volte a sopprimere le più indispensabili spese sociali.
La spesa per le pensioni dovrà essere adeguatamente coperta se andremo verso una pur piccola revisione della Legge Fornero che ormai M5S-Leg non intendono cancellare. Ma a quanto ammonta la spesa? E perchè industriali, troika e Pd tuonano contro ogni cambiamento per anticipare, pur di poco lo ripetiamo, l'età pensionabile?
Ammonterebbero a circa 5 miliardi i soldi necessari per applicare la quota 100 (ma 64 anni di età minima) o 41 anni e 5 mesi senza limiti di età. Ma forse di maggiore rilevanza è la cosiddetta opzione donna per consentire a 58 anni e 35 di contributi l'uscita dal lavoro. All'ordine del giorno poi la “pensione di cittadinanza”che altro non è se non portare a 780 euro mensili le pensioni piu' basse.
Agli occhi dell'opinione pubblica, qualora i provvedimenti dovessero essere adottati, Lega e 5Stelle apparirerebbero come i soli ad avere messo in discussione l'innalzamento dell'età pensionabile, chi allora continua a parlare astrattamente di sinistra come baluardo in difesa dei lavoratori dovrebbe prima rispondere ad una semplice domanda: perchè il Pd, ammesso e non concesso che sia una forza di sinistra e noi sappiamo bene che non lo è, ha saputo solo accogliere le istanze dei padroni?
In queste elezioni comunali abbiamo sentito molti dire che bisogna bloccare l'avanzata barbarica della destre, ma agli occhi del cittadino medio questa orda di barbari rappresenta un'alternativa migliore al liberismo del Pd. Diciamocelo senza cadere in categorie astratte e luoghi comuni dell'oligarchia intellettuale che sostiene il Pd e la rinascita di quell'Ulivo che ricordiamo introdusse non la riduzione dell'orario di lavoro ma il lavoro interinale.
Detto cio', come finanzieranno la spesa per le pensioni? Con la spending review di Cottarelli tanto amato da Lega e 5 Stelle? Basta tagliare le pensioni d'oro, quelle che superano di dieci volte le pensioni minime? Ovviamente non bastano i soldi eventualmente provenienti dai tagli alle pensioni auree, allora dove andranno a prenderli i soldi mancanti? Sta qui il nodo dirimente e su cui male non sarebbe aprire il dibattito anche a "sinistra".
Del resto, conti alla mano, tutte queste misure avrebbero bisogno di trovare la copertura di circa 20 miliardi di euro, fermo restando che i paletti proposti da Lega e 5 Stelle sono destinati ad una platea ridotta di lavoratori e lavoratrici e senza dimenticare che l'Inps per applicare la quota cento come requisito per la pensione indicava la spesa aggiuntiva che va da 15 a 18 miliardi di euro.
Vogliamo allora provare insieme a ragionare sui tagli che per noi dovrebbero essere
- riduzione della spesa militare che in meno di 15 anni è triplicata
tassazione delle rendite e dei capitali in misura assai maggiore di quanto accada oggi, anzi una vera e propria tassazione sui capitali
- Apriamo allora il dibattito, sempre che si voglia costruire un pensiero critico e non nascondersi dietro ai luoghi comuni
Delegati e Lavoratori Indipendenti Pisa
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