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Uno dei due ha la dentiera

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(30 Luglio 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Sulla presentazione del progetto definitivo dell’autostrada Tirreno-Brennero

(12 Agosto 2005)

La presentazione della progettazione definitiva dell’autostrada Tirreno –Brennero (TI.BRE) alla Provincia di Verona è testimonianza del caos totale in cui versa il governo nazionale e le regioni di centro destra (Lombardia e Veneto).

Le proposte in campo confermano la totale assenza da parte delle regioni Veneto e Lombardia di una strategia dei trasporti credibile e sostenibile, dato che si vogliono realizzare l’Alta velocità ferroviaria Milano - Verona, l’autostrada direttissima Milano - Brescia , il Tibre Parma - Verona e l’autostrada Cremona - Adriatico.

In pratica non scelgono tra strada e ferrovia e sostengono diversi corridoi autostradali in concorrenza tra loro senza una strategia leggibile di selezione e di integrazione. Allo stesso modo della Cremona-Adriatico come parte di un corridoio internazionale, il Tibre Autostradale viene indicato indispensabile come anello mancante del grande corridoio Tirreno-Brennero per favorire lo sviluppo dei traffici tra il cuore dell’Europa ed i porti tirrenici.

E’ una logica assurda e contraddittoria: l’autostrada del Brennero è satura ed ha deciso di non realizzare la terza corsia puntando viceversa al potenziamento dell’asse ferroviario del Brennero. Allo stesso modo l’Austria ha una politica di forte contenimento e scoraggiamento del traffico stradale ed incentiva il trasporto su ferro e l’intermodalità.

Quindi a cosa serve realizzare una infrastruttura tra Parma e Verona per drenare dei traffici dal corridoio tirrenico quando l’unica prospettiva è mettersi tutti in coda sull’autoBrennero e per di più devastando aree territoriali che fino ad oggi avevano mantenuto una loro integrità ed un elevato valore agricolo e paesaggistico?

La sola soluzione credibile è una politica nazionale dei trasporti che preveda, nell’arco di un decennio, lo spostamento progressivo, fino al 50% almeno, del traffico-merci dalla gomma alla ferrovia, l’allargamento delle strade senza ulteriori devastazioni di territorio e, tra le priorità, la TI.BRE ferroviaria, non l’autostradale, con il potenziamento urgente della ferrovia del Brennero.
Per il territorio della provincia di Verona è stata già ampiamente dimostrata l’inutilità del tratto che parte da Nogarole Rocca, perché se venisse realizzata la Cremona-Adriatico quest’ultima intercetterebbe la direttrice Nord-Sud a Mantova su arteria già esistente.

Nel merito della progettazione definitiva della TI.BRE, le proteste di alcuni Sindaci (v.Mozzecane) sono solo l’inizio di un dissenso più ampio che anche Rifondazione Comunista collaborerà ad esprimere con le popolazioni interessate quanto prima.

Verona, 5 luglio 2005

Il consigliere provinciale
Paolo Andreoli

Il segretario provinciale
Renato Peretti

FEDERAZIONE PROVINCIALE DI VERONA
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

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