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Una nazione di assassini

Una nazione di assassini

(11 Maggio 2011) Enzo Apicella

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Volantino europeo in occasione del vertice NATO di Bruxelles

(5 Luglio 2018)

stop nato

In occasione del summit della NATO che si terrà a Bruxelles nel luglio 2018 e delle mobilitazioni che si svolgeranno per denunciare questa alleanza militare guerrafondaia, noi diciamo

NO alla NATO!

NO alla politica europea di guerra!

Solidarietà internazionale contro la reazione, la politica di guerra e di austerità dell’imperialismo




L’11 e il 12 luglio, i rappresentanti dei 29 Stati membri della più grande coalizione militare, diretta dall’imperialismo degli Stati Uniti, terranno la loro assemblea generale annuale nel bunker della NATO a Bruxelles.

In continuità con Obama, ma col suo tipico stile provocatorio, Trump ha fatto pressione sui suoi alleati per aumentare i loro bilanci di guerra al 2% del PIL, e tutti sono d’accordo. In tutti gli Stati membri della NATO i governi aumentano con decine di miliardi di Euro, corone, lire, etc. i bilanci dedicati a nuove armi, a scapito dei fondi per l’istruzione, la salute, le necessità sociali. La militarizzazione delle economie e degli Stati si sta sviluppando rapidamente.

I paesi nordici sono sempre più coinvolti nella strategia USA, NATO e UE di circondare Russia, trasformando questa area cruciale in un enorme campo di addestramento di migliaia di soldati, carri armati, aerei e navi da guerra, di spionaggio elettronico, osservazione e guida di missili attraverso satelliti ed enormi radar.

Allo stesso tempo, tutte le infrastrutture vengono messe a disposizione delle truppe e dei veicoli della NATO per i loro spostamenti nei paesi UE, sotto il comando e controllo di un nuovo centro di ‘logistico” a Ulm, in Germania.

Nel contesto della crisi acuta del sistema imperialista mondiale, le contraddizioni tra le potenze imperialista si stanno aggravando. Trump sta destabilizzando “l'ordine” imperialista esistente, le regole e i trattati delle sue agenize “multilaterali” per puntellare l’egemonia USA. La NATO subisce impatti anche se il “comune interesse” tra gli Stati Uniti e i grande paesi imperialisti europei contro la Russia sta prevalendo, come si può vedere nelle relazioni tra UE e NATO.

Sotto la pressione delle potenze imperialiste francese e tedesca, l’UE sta sviluppando una “politica comune di difesa”, la PESCO, con numerose iniziative, fondi europei per difesa, etc. Miliardi di Euro sono destinati a sviluppare nuovi ordigni in primo luogo per il mercato europeo, e per assicurarsi una quota maggiore nel mercato internazionale degli armament. Le monarchie reazionarie del Medio Oriente, l’Egitto, Israele, la Turchia...sono tutti “buoni” clienti, non importa se la loro politica non ha nulla a che vedere con i “valori democratici dell'Europa”.

Infatti, le classi dominanti in Europa calpestano questi stessi “valori” nei confronti dei migranti che cercano di scappare dalle guerre intraprese dalle stesse potenze imperialiste (in Africa, nel Medio Oriente) e dalla miseria che provocano depredando la ricchezza di questi continenti, il petrolio, le materie prime, l’acqua, le terre.... Il rafforzamento di “Frontex” – una sorta di polizia europea di frontiera - va di pari passo con il rafforzamento della collaborazione con la NATO nel Mediterraneo. Il risultato: più difficoltà e più pericoli per i migranti, continui tormenti polizieschi, più morti annegati...

La militarizzazione è presentata da Macron e da Merkel come uno dei modi migliori per far compiere passi avanti all’integrazione europea. Questo fatto dimostra la natura reazionaria dell'UE. I grandi monopoli delle industria militare, specialmente quelli di Germania e Francia, hanno contratti per miliardi di Euro, per anni, il che significa miliardi di profitti sicuri. Ciò è chiaramente motivo di frizione tra i monopoli degli Stati Uniti e quelli dell’UE.

Noi sosteniamo la crescente opposizione popolare alla politica di guerra, di militarizzazione, contro la NATO e la politica di guerra europea

L’opposizione dei popoli a questa politica di guerra si sta sviluppando a livello locale, nazionale, regionale ed internazionale. Noi la sosteniamo decisamente in ognuno dei nostri paesi e lavoriamo per sviluppare la solidarietà internazionale e l’azione comune tra tutti questi movimenti, con la parola d’ordine: “No alla NATO, NO alla politica di europea di Guerra!”.

Sosteniamo l'opposizione contro l'aumento dei bilanci di guerra, con la parola d’ordine: “Fondi per l’istruzione, la salute e le necessità sociali; no alle spese per le bombe, no alle spese per le guerre!”.

Sosteniamo l'opposizione alle basi degli Stati Uniti e della NATO nei diversi paesi in cui sono installate ed esigiamo lo smantellamento di tutti i missili e le bombe nucleari che sono in queste basi.

Noi siamo chiaramente per l’uscita e la dissoluzione della NATO.

Estendiamo questa mobilitazione contro le basi militari straniere degli Stati membri della NATO, specialmente le basi francesi in Africa, e contro le operazioni militari dell’UE e degli Stati europei in Africa, specialmente in Mali, e nel Medio Oriente.

Continuiamo ad opporci alla guerra contro la Siria che si sta estendendo in tutta la regione e diciamo “NO” a qualsiasi tipo di guerra all'Iran.

Appoggiamo la lotta del popolo palestinese per i suoi diritti nazionali e denunciamo con forza la politica di Israele, il criminale di guerra Netanyahou e i suoi sostenitori internazionali: Israele è legata strettamente agli Stati Uniti e alla NATO, partecipa a numerose esercitazioni militari comuni.

Ci mobilitiamo contro la politica di “modernizzazione delle armi nucleari”, promossa dall’imperialismo USA e seguita anche dalla Francia, dal Regno Unito, etc., così come contro l'evoluzione della dottrina del loro impiego come “primo colpo”.

Sosteniamo nei paesi nordici il movimento popolare di opposizione alla militarizzazione e alla trasformazione di questa area in un campo di battaglia tra NATO, Stati Uniti e UE da un lato, e Russia dall’altro.

Siamo convinti che movimento popolare si può sviluppare ampiamente, su chiare basi antimperialiste, senza appoggiarsi su un imperialismo per combatterne un altro, ma cercando di sviluppare i legami con tutti i movimenti per la pace, democratici, contro la guerra, internazionalisti, antimperialisti e rivoluzionari di tutto il mondo.

Insistiamo sulla necessità di coinvolgere il movimento operaio e sindacale, il movimento delle donne e la gioventù in questo grande fronte, contro la guerra la militarizzazione, per la libertà e il progresso sociale.

Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti d’Europa

Giugno 2018

Aderisce Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

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