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    Unione Inquilini: lettera aperta
    Al Sindaco di Milano, alla Vice Sindaco, all'Assessore Majorino

    (27 Agosto 2018)

    unioneinquilini

    Lunedi 27 agosto alle ore 15 la società A2A che eroga l'energia elettrica di proprietà pubblica dei comuni di Milano e di Brescia taglierà la luce al residence sociale " Aldo dice 26x1" .
    Si tratta di un fatto grave che priva Milano di una luce di solidarietà.
    Aldo dixe 26x1 rappresenta uno dei progetti e delle migliori esperienze in Italia.
    Non una semplice occupazione che ha riportato in vita un palazzo chiuso e che era diventato luogo di degrado come sanno benissimo gli abitanti del quartiere.
    Lo sapete bene voi dato che gli uffici comunali hanno spesso chiamato Aldo dice 26x1 per chiedere di accogliere famiglie che voi non eravate in grado di assistere.
    Lo sapete bene voi visto che lo.avete inserito nel.piano freddo inviando li dieci senza fissa dimora ospitati gratuitamente mentre al contrario ci sono alcuni enti di terzo settore che fanno affari con il comune e ricevono ingenti risorse pubbliche per " ospitare persone in disagio abitativo"
    Eppure pur ammettendo voi questo vi prestate all'artifizio di spengere alle ore 15 di lunedi 27 agosto la lampadina di solidarietà accesa in via Oglio due anni fa.
    Aldo dice 26x1 vi ha fatto risparmiare in due anni milioni di euro per l'assistenza gratuita fornita a famiglie di sfrattati e ha pagato anche la luce per quello che poteva pagando 1500 euro al mese di luce.
    Eppure il comune progressista di Milano con un artifizio , non essendo in grado di sgomberare e di garantire un passaggio da casa a casa, di fatto esegue uno sgombero utiilizzando A2A.
    Togliere la luce significa ricreare il buio in quel palazzo e significa anche minare la salute di 200 persone tra le quali minori, anziani e malati.
    Di fatto produrrete uno sgombero ipocrita.
    Eppure sapete benissimo che Aldo dice 26 x 1 non è un progetto che nasce e muore in via Oglio ma è un progetto al quale voi in cinque anni non siete stati in grado di fornire un immobile per farlo diventare un progetto sperimentale sulla città.
    A Milano ci sono centinaia di immobili del demanio, delle pubbliche amministrazioni e dei privati, vuoti e voi non ne avete trovato uno che potesse essere utile a far continuare a far vivere questo progetto che voi stessi avete utilizzato.
    Aldo dice 26x1 ha messo a nudo la vostra impertubabilita'rispetto ad una esperienza che mette il dito sul fatto che deve essere sgomberato per mantenere in piedi il bussines dietro l'assistenza alloggiativa, dietro lo spreco di risorse pubbliche per mantenere un sistema che presuppone che le famiglie, pure divise, restino nella precarietà abitativa.
    Con questa lettera sono a chiedrervi un sussulto di etica sociale e politica.
    Sono a chiedervi di accendere e non spegnere quella luce di solidarietà rappresentata da aldo dice 26 x 1.
    Sapete benissimo che il problema non è rimanere a via Oglio ma di far vivere il progetto di via Oglio.
    Vi propongo quindi di non spegnere le luci di via oglio ma di lasciarle accese per il tempo necessario a voi per individuare un immobile dove continuare e stabilizzare il progetto di Aldo dice 26x1.
    Non fate vincere il buio tenete accesa la lampadina della solidarietà partecipativa.
    Nonostante tutto credo che voi siate in grado di avere un sussulto , un gesto, che vi affranchi dall'onta di avere spento quel cono di luce che è il progetto di Aldo dice 26x1.
    In ultimo ma non per ultimo voglio ringraziare laura, wainer, il comitato diritto alla casa, clochard alla riscossa, unione inquilini di milano, le famiglie di via Oglio per avermi consentito di capire che un'altra città è possibile.

    Massimo Pasquini
    Segretario Nazionale
    Unione Inquilini

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