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(22 Agosto 2005)
Tra le dichiarazioni pubblicate oggi sui giornali in merito alla vertenza Sult-Alitalia, “spiccano” quelle del Prof. Ichino e quella di una esponente confederale della Cgil.
Per quanto riguarda il Prof. Ichino, il suo intervento sul Corriere della Sera sprizza odio e falsità da tutti i pori: si parla di un sindacato che sa solo scioperare e non firma mai nulla e quindi, secondo lui, la decisione di cancellare questo sindacato non è solo opportuna, ma anche tardiva.
Caro Prof. Ichino, chi le ha fornito tali false informazioni, da lei sicuramente non verificate, non le ha detto che il Sult rappresenta il maggiore sindacato di Alitalia, che ha sottoscritto Contratti ed Accordi con vari Governi, con l'Alitalia e con tante altre aziende dei trasporti, che tra gli assistenti di volo rappresenta da solo quasi la metà di tutto il personale sindacalizzato, che ha trattato e sottoscritto i contratti di questa Categoria dal 1994 ad oggi, compreso l'ultimo contratto di lavoro del settembre 2004.
Caro Prof. Ichino, le sue accuse senza fondamento rappresentano esclusivamente una presa di posizione spocchiosa, nervosa, di parte e condita con numerose e scontate falsità: quando si ricorre a bugie vuol dire che non si hanno valide argomentazioni.
Siamo pronti ad un confronto, anche pubblico, su questi temi e al tempo stesso richiediamo formalmente al Corriere della Sera la facoltà di poter replicare ad accuse che riteniamo offensive, false e lesive dell'immagine di un sindacato democratico come il Sult.
Per quanto riguarda invece le dichiarazioni di alcuni sindacati, rimaniamo esterrefatti da ciò che ha detto la Signora Nicoletta Rocchi (Segr. Naz. Confederale CGIL con delega ai trasporti):” Non ho simpatie particolari per Cimoli, ma in questo caso è impossibile non dargli ragione ... “... L'azienda fa bene ad andare avanti così e a non subire i ricatti del Sult...” .
Queste affermazioni gravissime fanno tremare i polsi di ogni sincero democratico se si pensa che emergono da una rappresentante sindacale che dovrebbe tutelare i lavoratori, il diritto e la democrazia. Quella stessa Cgil che tra i metalmeccanici non ha sottoscritto il Contratto Nazionale ma non ha subito alcuna “ritorsione” - giustamente - aggiungiamo noi. Quella stessa Cgil che proprio tra gli assistenti di volo, se si applicassero la stessa legge del pubblico impiego, non avrebbe neanche il livello minimo di rappresentanza per poter negoziare ... insieme a Uil e Ugl.
Come può un sindacato appoggiare la posizione di un'azienda che elimina la maggioranza della rappresentanza di una categoria ? Che sindacato è ?
Noi, al contrario, continuiamo a credere che un sindacato realmente democratico debba sempre e necessariamente difendere la libertà sindacale, la democrazia, i lavoratori ed il loro diritto di poter scegliere da chi essere rappresentati.
Ma queste dichiarazioni ci fanno pensare che gli interessi che si stanno giocando in questa partita sono ben altri e che si stanno utilizzando tutti gli strumenti, leciti o meno, per tentare di soffocare una giusta rivendicazione dei lavoratori e di nascondere un'iniziativa aziendale violenta, antidemocratica e incostituzionale.
E' ora che le istituzioni ed ogni partito, di destra, di centro e di sinistra, si esprima su questa vicenda e dica chiaramente al Paese se la democrazia sindacale è definitivamente morta.
I lavoratori non staranno a guardare !
Settore Assistenti di Volo
Fiumicino, 22 Agosto 2005
inmovimento@sult.it
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