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Pro mutuo mori

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Il partito (italo)americano all’attacco. Ma mente!

Il tentativo di criminalizzare la campagna “Dieci euro per la resistenza irachena”

(24 Agosto 2005)

Il quotidiano di Feltri LIBERO(?), che gia’ altre volte si e’ distinto per aver lanciato disoneste e calunniose campagne contro il nostro movimento, e’ partito nuovamente all’attacco. Da alcuni giorni veniamo satanizzati come “finanziatori del terrorismo iracheno”, “foraggiatori di kamikaze”, “sostenitori di Al Qaida”.

Che questa campagna parta adesso non e’ un caso. Feltri ha deciso di violare la consegna del silenzio decisa dagli organi di informazione italiani e di farsi megafono dell’iniziativa di 44 parlamentari americani (che da una nostra indagine sono tutti fanatici Neocon) i quali, con una nota ufficiale indirizzata all’ambasciatore italiano a Washington e datata 28 giugno, hanno chiesto a Berlusconi non solo di vietare la prevista Conferenza internazionale sull’Iraq di Chianciano (1-2 ottobre) ma di mettere fuori legge il Campo in quanto movimento che “finanzia il terrorismo iracheno” (ove per terrorismo questi neonazisti a stelle e striscie intendono la legittima Resistenza popolare).

Il casus belli e’ l’ormai nota campagna, da noi lanciata nell’agosto 2003, “DIECI EURO PER LA RESISTENZA IRACHENA”.

Che LIBERO sia una tribuna del fondamentalismo Neocon, che dia voce all’estremismo occidentalista e imperialista non e’ un mistero per messuno. Il fatto e’ che gli articoli che LIBERO ci dedica sono pieni zeppi, prima ancora che di calunnie, di colossali bugie.

1. Non e’ vero che abbiamo raccolto 350mila dollari (!). La somma raccolta e’, purtroppo, ben piu’ modesta.

2. Cio’ a causa del fatto che a quattro mesi dal suo inizio essa venne bloccata poiche’ ci fu comunicata un’inchiesta specifica della Polizia postale.

3. Dove sono finiti questi danari? In nessun luogo dato che sono fermi nel conto corrente. Non sono quindi serviti a finanziare nessuno e alcunche’.

4. Sarebbero serviti a finanziare la pur legittima lotta armata della Resistenza irachena? No. Abbiamo immediatamente dichiarato che la somma sarebbere stata devoluta ai compagni iracheni affinche’ potessero pubblicare un loro organo di stampa. Cosa resa per altro impossibile dall’arresto, compiuto dagli americani il 4 settembre 2004, del leader Jabbar al-Kubaisi e dalla messa fuori legge in Iraq di ogni movimento politico contrario all’occupazione del paese.

5. E’ vero che la campagna 10 EURO e’ internazionale. Dove sono finiti i soldi raccolti negli altri paesi europei? Presto detto: sono serviti a finanziare un costoso e difficilissimo invio di medicinali (due tonnellate per l’esattezza), giunti ad alcuni villaggi iracheni della provincia di Al Anbar bombardati a piu’ riprese dagli americani. L’invio e’ stato realizzato, senza ONG tra i piedi, nel febbraio 2005, e possiamo provarlo senza difficolta’.

Detto questo, stabilito che raccogliere soldi per aiutare un popolo che combatte contro un’illegale occupazione militare e’ attivita’ pienamente legale; riteniamo politicamente sacrosanto sostenere la Resistenza, la quale avanza e infligge colpi durissimi agli occupanti, e che, con ogni evidenza, non ha certo bisogno delle modestissime somme che noi abbiamo raccolto sotto i colpi di campagne criminalizzatrici come quelle di LIBERO e C., alimentate a loro volta dall’indifferenza generale.

Il vero scandalo, dunque, non siamo noi. Lo scandalo e’ che un sicofante come Feltri, facendosi beffa delle sue declamazioni liberali, sia LIBERO non solo di calunniare gli antimperialisti, ma che dal suo giornalaccio faccia propaganda per trasformare l’attuale Italietta a sovranita’ limitata nel 51. staterello degli USA; che gli sia consentito sbeffeggiare la Costituzione per trascinare l’Italia, oltreche’ nella Guerra Permanente, dentro lo spazio giuridico imperiale del Patriot Act.

Infine ci sia permessa un’affermazione mica tanto paradossale: se Feltri volesse davvero mettere a tacere chi in Italia finanzia la Resistenza irachena, dovrebbe chiedere di mettere in galera Berlusconi e il suo governo i quali, come tutti sanno (e come Magdi Allam e il Partito (italo)Americano lamentano) ha sborsato diversi MILIONI di dollari per riscattare, in almeno tre occasioni, gli italiani sequestrati in Iraq ( e nell’ultimo dei quali ha perso la vita, accoppato dagli americani, il Calipari). Si parla, in totale, di piu’ di 20 milioni di dollari!! coi quali si possono comperare in Iraq qualcosa come DUECENTOMILA Ak-47 o CENTOMILA RPG.

Signor Feltri: quand’e’ che il suo giornale fara’ un titolo del tipo: “Iraq: ecco come, coi soldi dei nostri contribuenti, si ammazzano i soldati americani!”? Temiamo che Ella non sia per niente LIBERO di dirlo, anche se certamente lo pensa, come certamente sa che oltre a noi, proprio il suo Berlusca (che non vede l’ora di tirarsi fuori dal pantano iracheno) e’ il bersaglio indiretto dei 44 congressisti americani.

Assisi, 23 agosto 2005

Notiziario del Campo Antimperialista .... 23 agosto 2005

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