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(26 Ottobre 2018)
Ci hanno lasciato soltanto l’odio… ORGANIZZIAMOLO IN ODIO DI CLASSE!
I capitalisti si sono presi tutto: vite, lavoro, salute, ricchezza, diritti e, nella maggior parte dei casi, anche la speranza. Riversandoci contro tutta l’ostilità e la ferocia che il loro sistema di sfruttamento genera, lasciandoci solo miseria, oppressione e ...odio. Un odio cieco, manipolato e indirizzato contro noi stessi, i nostri compagni di miseria e sfruttamento, gli ultimi arrivati e i “diversi” di colore, di genere, di cittadinanza e “di sangue”. Facendoci dimenticare che è l’appartenenza di classe in sé , di sfruttati e oppressi, ad accomunare le nostre vite, identità e interessi. Una manipolazione egemonica e mediatica che ci costringe a essere rancorosi e divisi, mentre loro profittano e speculano sulla nostra pelle, di qualunque colore sia. Aumentando il nostro sentimento di ODIO.
Ogni tanto per placare questo odio, ci danno l’illusione di poter scegliere nelle loro pantomime elettorali, costringendoci a decidere tra il male e il peggio di nostri nemici di classe; tra “sovranisti” e “europeisti”, tra chi vorrebbe avere “lire” anziché “euro” in tasca. Facendo finta di niente sul fatto che per chi ha le tasche vuote, si tratta di una vuota retorica. Tutti vogliono il “sigillo” popolare alla loro democrazia, però, in modo da potersi legittimare nelle loro politiche di devastazione e saccheggio antiproletarie, rinfacciandoci la democrazia.
E’ giunto il momento di dire BASTA! Ribelliamoci a questa egemonia millenaria del divide et impera, che fa solo il gioco delle classi dominanti e padronali.
Sottraiamoci all’inganno dei partiti borghesi e piccolo-borghesi, alle sirene razziste e/o pelosamente umanitarie, protezioniste e/o globaliste, che in tutti i casi sono già schierate dalla parte del profitto e dello sfruttamento nazionale e/o continentale. Non limitiamoci alla lotta per accedere alla loro elemosina, in infiniti movimenti vertenziali a cui, bene che vada, viene elargita una mancia specifica, dedotta dalla grande rapina capitalistica.
Non accontentiamoci dell’odio cieco, ma trasformiamolo in una risorsa proletaria, da organizzare e scagliare contro il nemico di classe. Organizziamoci in classe “per sé”, strutturando la nostra energia, la voglia di riscatto e il nostro odio, in passaggi politici organizzati e lotte anticapitaliste.
Costruiamo un movimento proletario di lotta contro il capitalismo, che anziché il collaborazionismo proponga una rottura politica di classe, antistituzionale ed internazionalista, tracciando una profonda linea di separazione tra gli sfruttati e gli sfruttatori. Ribelliamoci all’ indistinto del “tutti contro tutti” lottiamo per una antagonista CLASSE contro CLASSE!
"Classe contro Classe"
Si invitano tutte le compagne ed i compagni interessate al percorso politico di "classe contro classe" alla massima partecipazione al corteo del 27 ottobre 2018.
Ci vediamo alle 14.00 all'inizio di via Nazionale a Roma sotto lo striscione "classe contro classe".
"Classe contro Classe"
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