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Un incontro in Usa fra comitati di base della ristorazione

Da "Il Partito Comunista" N. 391 - Settembre-Ottobre 2018

(14 Novembre 2018)

il partito comunista

Il settore dei servizi rappresenta oggi quasi l’80% del prodotto interno lordo degli Stati Uniti, nonché degli occupati. Va detto che per le statistiche del paese la categoria “servizi” è molto ampia, includendo anche la logistica ed i trasporti, ma indubbiamente il settore dei servizi “a basso salario” è una porzione in crescita nell’economia statunitense.

Il grado di sindacalizzazione è molto basso; nella ristorazione è appena all’1,8%, ben al di sotto di quello già basso del settore privato nel suo complesso, che è del 6,5%. Il 2017 ha però registrato un rimarcabile incremento, con oltre un quarto degli 860 mila nuovi assunti che si sono organizzati in sindacati.

Il settore della ristorazione, per la tradizionale carenza di intervento del sindacalismo di regime, e, per contro, del suo controllo, e la crescita del suo peso nell’economia del paese ne fanno un terreno fertile per lo sviluppo del sindacalismo di classe.

Il 30 luglio scorso si è tenuto presso una libreria di New York un incontro dedicato ai problemi dell’organizzazione sindacale dei lavoratori a basso salario nel settore dei servizi. All’incontro hanno partecipato militanti di cinque organismi sindacali nella ristorazione: la Burgerville Workers Union, affiliata agli IWW di Portland (Oregon); un sindacato della catena “Gimme! Coffee”, presente nei negozi di Itacha (New York); la United Kava Workers Local 138, un comitato presso un negozio della catena Kava a Brooklyn (New York); la Stardust Family United presso il ristorante Ellen’s Stardust Diner a Manhattan (New York), affiliato agli IWW; il Laundry Workers Center, sindacato coinvolto nella mobilitazione dei lavoratori della catena Hot & Crusty a New York City.

Si tratta per tutti di organismi nati “dal basso”. Solo quello presso la Gimme! Coffe ha poi cercato l’appoggio della Workers United, affiliata alla Service Employees International Union, che vanta una tradizione d’intervento nel settore, e ha agito nella ricerca del suo riconoscimento come rappresentante sindacale aziendale.

La SEIU dichiara di organizzare milioni di lavoratori negli Stati Uniti e in Canada, nei settori della sanità, dei dipendenti pubblici, degli enti locali e nazionali, della ristorazione e del personale ausiliario della scuola. Nel 1995 il presidente della SEIU fu perfino presidente della AFL-CIO, la più grande confederazione sindacale degli Stati Uniti. Da allora la SEIU crebbe nel numero di iscritti fino a diventare il maggiore sindacato della AFL-CIO. Dal 2005 la SEIU non fa più parte dell’AFL-CIO.

Alla riunione, dal racconto delle lotte condotte da queste organizzazioni sono emerse le condizioni della categoria: alta intensità del lavoro, bassi salari, precarietà contrattuale. Questo sta conducendo i lavoratori ad organizzarsi sul posto di lavoro per difendersi contro le rispettive aziende.

Dalla discussione è emersa la generale negligenza delle maggiori organizzazioni sindacali nell’organizzare i lavoratori peggio pagati del settore dei servizi.

Dalle esposizioni delle diverse mobilitazioni è emerso il tratto comune di movimenti nati “dal basso”, fondati sulla lotta sul posto di lavoro, sulla costituzione di comitati di lotta e sullo sciopero, e solo su questa base, successivamente, e non sempre, sulla ricerca di una qualche forma di trattativa fra dirigenza aziendale e sindacato.

Alla riunione è stato spiegato che il metodo d’azione dei sindacati nelle mobilitazioni cui hanno preso parte non è stato lo stesso per tutte. IWW, Stardust Family United e Burgerville Workers Unions hanno scelto di non pretendere il riconoscimento da parte aziendale, ma solo arrivare alla sigla di accordi specifici, e di basare la difesa operaia solo sulla presenza di organismi sindacali aziendali e sulla milizia dei lavoratori più combattivi.

Le altre organizzazioni presenti all’incontro hanno invece cercato tale riconoscimento, in particolare i lavoratori della Gimme! Coffee.

PARTITO COMUNISTA INTERNAZIONALE

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