Stato e istituzioni :: Storie di ordinaria repressione

A Trieste un altro attacco alle lotte sindacali e sociali nel tentativo di criminalizzarle

(24 Agosto 2005)

La perquisizione di sabato scorso nella sede sindacale dello Sportello degli Invisibili, federato RdB/CUB all’interno della casa delle Culture di Trieste, con il sequestro dei computer e dell’archivio sindacale, rappresenta un ulteriore grave attacco alle organizzazioni sindacali non concertative, ai lavoratori, ai precari, ai disoccupati, agli immigrati che lottano e al movimento che li sostiene.

Migliaia sono in tutta Italia, le denunce riguardanti le lotte sindacali e sociali per migliori condizioni di vita e di lavoro. Ricordiamo tra le prime - proprio quelle di Trieste - contro le lotte degli autoferrotranvieri organizzate dall’ RdB-CUB, accuse crollate poi miseramente nelle aule dello stesso Tribunale di Trieste.

Una parte della magistratura cerca di criminalizzare definitivamente le lotte, ipotizzando persino il reato associativo, con l’intento palese di arginare le rivendicazioni e le proteste sui problemi connessi al lavoro e alle problematiche sociali: come il diritto al reddito, il diritto alla casa o le lotte contro la guerra, tentando di ingabbiarle all’interno degli articoli del codice penale. Anche l’attacco alle libertà sindacali, eseguito nei giorni scorsi a Trieste, si inserisce in un disegno più ampio che già abbiamo visto svilupparsi nelle città di Roma, Bologna, Mestre e Padova.

Questo pretestuoso teorema accusatorio ha già subito fortunatamente, delle forti battute d’arresto, proprio da parte dello stesso Tribunale di Trieste, che alcuni mesi or sono ha assolto delle persone accusate di tre occupazioni delle case dell’Ater , riconoscendo loro il diritto all’occupazione della casa sfitta, in quanto era stato individuato lo stato di necessità!

Questo nuovo tentativo di intimidazione, attuato dal Magistrato triestino, non fermerà le lotte promosse dal Sindacalismo di base per la tutela dei diritti sociali, per il salario, per il reddito, dentro e fuori dei posti di lavoro.

L’impegno delle Rappresentanze Sindacali di Base , anche in Friuli Venezia Giulia, rimane il rilancio delle iniziative: contro la Finanziaria, contro l’attacco alle pensioni e al TFR; per i salari e il reddito, per i diritti sociali e di cittadinanza.

Non potrà essere che questa, la miglior risposta che lavoratori, precari, disoccupati, immigrati daranno anche ai tentavi di criminalizzare le lotte per una vita migliore.

Trieste, 21/08/05

p. CUB - Coordinamento Regionale RdB - Friuli Venezia Giulia
Francesco DE ROSA
Willy PUGLIA