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CONTRO LA REPRESSIONE NEI POSTI di LAVORO!

UN'ASSEMBLEA CITTADINA A ROMA IL 25 NOVEMBRE 2018

(22 Novembre 2018)

classe contro classe: logo ridotto

ASSEMBLEA CITTADINA DOMENICA 25 NOVEMBRE

A ROMA via Gina Mazza ore 16.00

contro la repressione nei posti di lavoro

con tranvieri, ospedalieri, insegnanti, a.e.c., lavoratori Tim e Telecom, ferrovieri.......


Tentare di comprendere le ragioni profonde di una non automatica reazione, di una mancata risposta adeguata all'attacco padronale, vuol dire gettare le basi per una possibile ritirata ordinata e strategica, che contenga cioè al suo interno gli elementi per una ripresa di coscienza, organizzazione e conflitto di classe.


Al servizio del profitto o della società,

combattenti del mercato o dei diritti e delle libertà,

nemici di malati, viaggiatori e studenti o dei padroni?



SENZA FORZA NESSUN DIRITTO!

per una campagna politica contro la repressione nei posti di lavoro



UNA LOTTA di TUTTE e TUTTI !


La fine del compromesso socialdemocratico frutto della crisi batte il suo tempo contro gli sfruttati: scarnificazione dei diritti sociali, contrattuali e normativi, attacco e svuotamento del diritto di sciopero, “codice etico” e repressione diretta contro i lavoratori coscienti e la libertà di espressione.

Viviamo la fase della restrizione quando non dell'abolizione di molte conquiste dei passati cicli di lotte, dovuta alla sproporzione nei rapporti di forza tra le classi.

Oggi, in assenza anche solo di una resistenza orgnizzata di parte operaia, padroni ed aziende hanno gioco facile ad imporre dispotismo e discrezionalità totali, coadiuvate dalla complicità dei sindacati di stato e dei loro contratti bidone.

L'attacco padronale, unito alla legislazione antisciopero ed all'acquiescenza sindacale stanno strozzando lavoratrici e lavoratori come in una morsa, ciascuno isolato a tentare di difendersi nel proprio posto di lavoro, nel proprio settore, nella propria categoria.

E' una strada che sta producendo battaglie e tentativi di autoorganizzazione, lodevoli quanto insufficienti, inadeguate all'attacco subito e, quel che è peggio, con scarsi risultati concreti.

Occorre fare di più, ed insieme!

L'opposizione a questo processo materiale non può attardarsi nella mera difesa del “diritto costituzionale” ma puntare alla ricomposizione concreta degli sfruttati sul terreno della forza, e dell'autoorganizzazione autonoma di classe.


La rottura della settorialità ed il rapporto con assistiti e viaggiatori sono due punti irrinunciabili e propedeutici a questo strategico percorso.

L'INTERCATEGORIALITA' (almeno nei servizi) dell'azione unitaria tra lavoratori e cittadini. Dobbiamo provare a intentare una “vertenza generale” che, a partire dal suo esser pubblico-sociale e dall'efficienza del servizio erogato, metta in evidenza il rapporto stretto tra miglioramento delle condizioni di lavoro e miglioramento del servizio. Una battaglia generale di lavoratrici e lavoratori dei servizi che non entrano in competizione tra loro, tantomeno con un'utenza che spesso li attraversa, li usa e ne usufruisce a tratti, articolatamente o unitamente nel proprio essere viaggiatori, pazienti, studenti. Una battaglia generale che ridefinisca e riproponga il carattere sociale dei servizi, contro la loro privatizzazione e la loro messa a mercato.

UNITA' con assistiti e viaggiatori, indispensabile in un'ottica comune di miglioramento del servizio offerto, della sua sicurezza e puntualità, ma anche snodo del rapporto “stressato” tra una categoria sull'orlo di una crisi di nervi ed una clientela colpita da troppi disagi e con la quale non basta “scusarsi per il disagio”.

E' la fine della nemicità con i cittadini che unisce, anche oltre la loro immediata riconducibilità a forme sindacali precostituite, i ferrovieri con i tranvieri con le hostess con infermieri e portantini con maestri e professori.

L'unità intercategoriale lavoratori-cittadini, e le forme organizzative prodotte da questa unità, sono la chiave di volta di una battaglia che può diventare una LOTTA di TUTTI, perchè tutti si servono dei nostri servizi e tutti hanno interesse a che questi funzionino bene, con personale motivato, efficiente, umano.

E' evidente che anche contro il profluvio di provvedimenti disciplinari un'unione di questo tipo potrebbe rappresentare un argine ben piu' consistente della singola resistenza isolata di comparto, universalizzando il DIRITTO alla PAROLA, alla LIBERTA' di coloro che producono materialmente servizi, ed anche di coloro che ne usufruiscono.

Al di la di queste “buone intenzioni”, tutte discutibili ed integrabili, nella speranza che non rimangano tali, l'auspicio è che si possa andare dalle parole ai fatti, partendo da quello che già c'è, chiarendosi in forma intecategoriale tra individualità e strutture piu' o meno formali, al fine di avviare una campagna di conoscenza, scambio di informazioni, ma anche di denucia, mobilitazione e coinvolgimento dell'utenza sul terreno comune della difesa e dell'umanizzazione dei servizi pubblici.


A questo scopo risponde l'incontro assembleare di Domenica 25 novembre dalle ore 16.00 al “Casale Alba 2” in via Gina Mazza a Roma, al quale parteciperanno ospedalieri, insegnanti, personale a.e.c., lavoratori telecom, ferrovieri

" CLASSE contro CLASSE"

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