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(23 Novembre 2018)
Testo del volantino che verrà distribuito al corteo di Non Una di Meno
Eppure le politiche clericali, familiste e discriminatorie nei confronti delle donne, dei minori così come delle persone LGBT del governo giallo-verde evidenziano il trionfo del peggior oscurantismo religioso.
Dall'attacco alla salute sessuale delle donne e alla 194 alla nuova santificazione della famiglia patriarcale e nazionalpopolare attraverso i “premi di maternità” dal retrogusto fascista, passando per la delegittimazione dei centri antiviolenza e dei consultori, ma anche attraverso il Disegno di legge Pillon, che concepisce i figli come “proprietà” dei genitori e non come soggetti di diritto e che castiga le donne che vogliono abbandonare i (tanti) mariti violenti o comunque le scoraggia – anche attraverso il ricatto economico – dal desiderio di iniziare una nuova vita, rendendo l'esperienza della separazione e del divorzio macchinosa, economicamente dispendiosa e dolorosa.
Dopo anni di denunce e battaglie per far emergere la realtà della violenza domestica e dopo altrettante mobilitazioni portate avanti per costruire gli strumenti di difesa e di autonomia delle donne e dei minori, è evidente che la politica del governo giallo-verde è quella di spazzare via le conquiste del movimento femminista e di far tornare a essere la violenza maschile sulle donne e sui figli “un affare privato”, di cui non si deve parlare, non si deve sapere e che comunque non può divenire un “pretesto” per mettere in discussione l'istituto familiare e la subalternità femminile alla famiglia.
Questo perché la “sacra famiglia” è innanzitutto un supplente di quel welfare che lo Stato non intende più garantire alle classi popolari e lavoratrici per poter abbassare le tasse ai capitalisti e pagare il debito delle banche, ma è anche il terreno della costruzione dell'egemonia della Chiesa Cattolica, ossia della più grande monarchia assoluta esistente al mondo, corresponsabile di genocidi nella lunga storia dell'umanità, alleata dei regimi fascisti (da Mussolini a Franco a Pinochet), coinvolta su scala planetaria nella pratica o copertura della pedofilia criminale sino alle più alte sfere, quella che ha il coraggio di chiamare assassine le donne che interrompono la propria gravidanza, e sicari i medici che le aiutano.
Le sfide che hanno di fronte a se le donne e tutti i soggetti oppressi della società sono grandi, per questo è necessaria la costruzione di un fronte vasto che unifichi il movimento delle donne, la rete dei centri antiviolenza, tutte le associazioni democratiche e antifasciste, le organizzazioni dei lavoratori e delle lavoratrici per costruire un'opposizione a questo governo e alle sue politiche reazionarie.
Ma è anche necessario prendere atto che non ci sarà alcuna liberazione delle donne che non preveda la messa in discussione dei privilegi politici ed economici della Chiesa Cattolica in Italia come nel mondo: per questo rivendichiamo l’abolizione unilaterale del Concordato fra Vaticano e Stato, l’esproprio senza indennizzo di tutte le grandi proprietà immobiliari ecclesiastiche e in definitiva l’abolizione di tutti i privilegi fiscali, giuridici, normativi, assicurati alla Chiesa cattolica, a partire dalla truffa dell’8 per mille e dall’insegnamento religioso confessionale nella scuola pubblica.
Partito comunista dei lavoratori - sezione di Roma
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