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Pace, lavoro e libertà

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(16 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Manifestazione nazionale della FIOM

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(Flessibili, precari, esternalizzati)

Collettivo Romano Aec: per un contratto migliore, senza fare un passo indietro

(25 Novembre 2018)

simbolo collettivo romano aec

Siamo un collettivo di lavoratrici e lavoratori aec, l'assistenza educativa ai ragazzi diversamenti abili nelle scuole, lavoriamo con uno stipendio da fame, circa 7 euro l'ora, e contratti super precari, che spesso, vanno da settembre a giugno, senza sapere se al settembre successivo avremo ancora un contratto di lavoro. Per portare uno stipendio che ci permettesse di sopravvivere siamo costretti a lavorare 10 ore al giorno e spesso anche di più. Abbiamo tra il lavoro e gli impegni familiari deciso di dedicare Il nostro tempo alla formazione di un collettivo di lavoratori senza sigle sindacali o partitiche, con l'unico interesse di migliorare la nostra condizione di lavoro e quelle dei nostri colleghi. Il nostro contratto collettivo nazionale è scaduto da 6 anni, abbiamo visto che negli ultimi tempi alcuni sindacali si dicono impegnati sulla vertenza per il rinnovo del contratto (guardate qui https://www.facebook.com/219795471782738/posts/570418633387085/) a questo punto abbiamo pensato che una battaglia sulla richiesta di un contratto migliore ha bisogno della partecipazione dei lavoratori, e, anche a scopo informativo, su quello che sono le richieste dei sindacati sul nostro lavoro abbiamo promosso un incontro ( lo trovate qui https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=414262999108766&id=288570871677980) in cui abbiamo invitato lavoratori e sindacati. C'è stata un'ottima risposta dei lavoratori ( molti colleghi che ci chiamano e vogliono partecipare, tante condivisioni del post su facebook ecc), risposte di partecipazione da parte di diversi sindacati, ma chi ci manca alla lista sono proprio i sindacati che al tavolo di trattativa sono legittimati a partecipare. Cgil Cisl e Uil nemmeno ci hanno degnato di una risposta all'invito che gli abbiamo inviato via mail per l'iniziativa. Alcuni di noi hanno sentito privatamente alcuni dirigenti cgil, in particolare un dirigente nazionale, che ci ha detto che lui ora è funzionario nazionale cgil e di queste cose se ne occupano i funzionari locali, e un funzionario locale, che ci ha detto che per ragioni di opportunità non partecipano all' assemblea.
Ora, quello che ci chiediamo, come lavoratrici e lavoratori, é: perché?? Con chi devono parlare i sindacati se non con i lavoratori? Perché non vengono a spiegarci quali sono le rivendicazioni che intendono avanzare per migliorare le nostre condizioni? Quale contratto migliorativo cercano di ottenere se non coinvolgono, magari in una mobilitazione che gli dia forza a quel tavolo, lavoratrici e lavoratori? Aspettiamo risposte, con la promessa che non faremo un passo indietro.

Collettivo Romano Aec

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