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(15 Agosto 2012) Enzo Apicella

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TITOLI PER UN PROGETTO

(9 Dicembre 2018)

Di seguito esposti schematicamente soltanto alcuni titoli rivolti ad alimentare una necessaria discussione destinata ad affrontare il tema della carenza di soggettività nella sinistra d’alternativa.
1) Ci troviamo dentro ad una fase prolungata di “rivoluzione passiva”, dagli esiti assolutamente devastanti sul piano sociale, che ci costringono oggettivamente in uno stato di “guerra di posizione;
2) La questione più urgente che ci troviamo di fronte non è tanto e solo quella di alimentare lotte sociali come si sta già facendo e si deve continuare a fare, ma di indicare anche la ripresa del tema della “riconoscibilità di condizione” da parte di chi partecipa alle lotte. Il quadro complessivo è quello di un vero e proprio “sfibrarsi” della società. Uno sfibramento dettato essenzialmente dall’egemonia culturale assunta dai processi d’individualismo (competitivo e consumistico) in atto da tempo;
3) Il tema della “riconoscibilità di condizione sociale” va collegato direttamente con quello della “riconnessione politica”. Ciò non può essere fatto esclusivamente per il tramite dell’uso degli strumenti dell’innovazione tecnologica ma richiede presenza e “ripartenza” dal territorio con strutture organizzate e visibili nella quotidianità;
4) Occorre prendere atto che la soggettività politica va riedificata procedendo anche attraverso l’espressione di una vera e propria “funzione pedagogica”. Una nuova “pedagogia della classe” capace di fornire identità comune a quadri politici posti in condizione di svolgere un lavoro di massa attorno all’estensione delle contraddizioni sociali. Contraddizioni sociali che si stanno presentando in forme anche inedite e che sono oggetto delle espressioni di rivolta in atto. Espressioni di rivolta che vanno valutate per come si stanno dimostrando: complesse e contraddittorie (come in Francia) oppure tendenzialmente rivolte verso destra (come in Italia). Come si diceva una volta la “crisi butta a destra” ed è su questo il contrasto vero da realizzare;
5) Non si affrontano in questa sede i temi di contenuto teorico, progettuale e/o programmatico, sui quali il discorso è aperto anche in funzione di un’opera di rivisitazione storica che pure, a un certo punto, dovrà essere compiuta anche rispetto al tema della qualità dell’agire politico. Si è cercato così soltanto di definire un contorno, quasi un perimetro ideale, entro il quale lavorare sollecitando la realizzazione d’idonee sedi di riflessione e d’iniziativa fronteggiando anche la disgregazione di matrice populistica che si affaccia anche dalle nostre parti.

Franco Astengo

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