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ROMA CAPITALE, 10 GENNAIO 2019: UN CONFRONTO CON OOSS E RSU CAPITOLINE, SU PROPOSTA COMUNALE REGOLAMENTO SUPPLENZE E UTILIZZO FORZA LAVORO PRECARIA ASILI NIDO E SCUOLE DELL’INFANZIA

(13 Gennaio 2019)

Qualche riflessione e valutazione, sulle criticità e sulla situazione latente nel settore.

comunicatousi

Alla riunione del 10 gennaio, erano presenti per la delegazione trattante pubblica, il Dott. Angelo Ottavianelli (Direttore del Dipartimento Politiche del Personal7RR.UU. di Roma Capitale e la Dott.ssa Luisa Massimiani (Direttrice del Dipartimento Politiche Educative e Scolastiche). Viene fornita alle OOSS, una copia del regolamento modificata rispetto a quella inviata precedentemente, come bozza per il confronto.

La discussione sul regolamento all'ordine del giorno passa in secondo piano, in quanto viene richiesta, da parte delle organizzazioni sindacali e della delegazione della Rsu capitloina, la sospensione della circolare, firmata da altro dirigente capitolino, il Dott. Del Rio, in cui si stabilisce un budget da gestire dai Municipi, relativo alla chiamata del personale supplente e precario, per le sostituzioni. Circolare che aveva suscitato non poche perplessità, di metodo e di merito, in base alla situazione reale che è presente da troppo tempo, negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia comunali.

Inoltre viene sottolineato, sempre dalla delegazione sindacale nei vari interventi, il problema del fuori rapporto sia nei nidi (dove dovrebbe essere 1/7, quello corretto educatrici-utenti, per legge regionale dal 2012) sia nelle scuole dell'infanzia (rapporto 1/25 che si riduce a 1/20 in presenza di alunni-e con disabilità), oltre a violare le norme di sicurezza e salute sul lavoro (decreto legislativo 81 2008), obera di lavoro il personale in servizio, divenendo una delle una cause che generano malattie (e altri fenomeni di burn out, stress da lavoro correlato e patologie correlate, i cosiddetti “eventi sentinella”). Pertanto si chiede che nel testo, che uscirà alla fine della fase di confronto sindacale, di regolamento, nella parte relativa alle modalità e procedure per la convocazione delle supplenti, sia specificato che in caso di impossibilità di sostituzioni e nel caso del fuori rapporto, le sezioni chiudano prima dell'orario normale. Nel frattempo, a discussione iniziativa sopraggiungono il Dott. De Santis (avvocato che già delegato della Sindaca Raggi, che ha la delega alle politiche del personale, assumerà l’incarico di prossimo Assessore alle Politiche Educative e Scolastiche e al Personale capitolino) e la Dott.ssa Laura Baldassarre (attuale Assessora alle Pol. Scolastiche ed Educative e anche alle Politiche Sociali, per il primo incarico sarà sostituita dall’Avv. De Santis in Giunta Comunale di Roma Capitale), ai quali viene fatto un riassunto di quanto discusso. L'amministrazione chiede tempo per la decisione in merito alla gestione futura del c.d. “fuori rapporto”, in base alle richieste di sindacati e Rsu.

E’ inoltre evidenziata, da parte dei rappresentanti sindacali al tavolo, l'assenza di contratti (a tempo determinato, come da accordi e relative deliberazioni di G.C. in vigore da molti anni) fatti sottoscrivere in modo regolare, al personale supplente e il mancato rispetto da parte dei Municipi, delle direttive e circolari applicative, emanate del Dipartimento, finalizzate al rinnovo, per continuità didattica e lavorativa, dei individuali di lavoro, a tempo determinato, al personale precario già in servizio, contratti che scadevano il 21 dicembre 2018 (prima della sospensione per le festività natalizie). Il Direttore Ottavianelli, si impegna a chiedere spiegazioni in merito a tali segnalazioni, ai rispettivi Direttori dei 15 Municipi di Roma Capitale.

Nell'attesa di ottenere chiarimenti da parte dell'amministrazione e per permettere alle OOSS e alla delegazione Rsu, di prendere visione e apportare modifiche, integrazioni ed emendamenti al nuovo testo di regolamento, presentato all’incontro odierno del 10 gennaio, viene fissato un nuovo incontro di approfondimento, con convocazione del tavolo centrale per mercoledì 14 gennaio 2019 alle 14.30…

Vi terremo aggiornati-e sulla continuazione del confronto, per il momento nessun sindacato e nessuna Rsu, ha sottoscritto nulla e alcun accordo se prima non si risolvono questi aspetti e problemi, che non solo riguardano le migliaia di lavoratrici precarie, ma anche il personale a tempo indeterminato e i funzionari (Poses), le stesse famiglie dei piccoli utenti, avario titolo coinvolti sia dal punto di vista lavorativo e contrattuale, di adeguamento di organici nei nidi e nelle scuole, dell’abbassamento reale dell’eccessivo carico di lavoro, della piena ed efficace tutela su salute e sicurezza, nonché per un servizio che sia effettivamente utile per utenti e famiglie, di natura pubblica. Infatti, oltre ai nidi e scuole a gestione diretta con personale comunale, ci sono a Roma Capitale altrettanti asili nido in convenzione, scuole paritarie, asili nido aziendali, gestite da cooperative, enti, associazioni del terzo settore, a rischio di chiusura per i ritardi nel pagamento di fatture e della copertura da parte di Roma Capitale, con salari e stipendi non pagati da mesi, con un rischio occupazionale e di continuità lavorativa ed educativa da non sottovalutare, in un “sistema integrato pubblico-privato” che da diversi anni, ha aperto un vero e proprio “mercato sui servizi scolastici educativi”, con servizi e appalti, di fatto al ribasso in termini economici, che ha riflessi anche sulla qualità del servizio all’utenza, alle condizioni di lavoro, salariali e a quelle, importanti di salute di chi ci lavora e della sicurezza di bambini-e.

I diversi episodi, ora pubblicizzati su stampa e organi di informazione con particolari e video, di educatrici e insegnanti “che maltrattano”, a volte nascondono situazioni al limite della tollerabilità e di condizioni pesanti di stress, dovuto a mancati controlli sullo stato di affaticamento mentale del personale, alla carente attività di prevenzione dai fenomeni di burn out e di stress da lavoro correlato da parte dei datori di lavoro, pubblici e privati, da mancate e reiterate carenze di personale per un organico sostenibile, da carichi di lavoro eccessivi, da un sotto-organico latente, mascherato da un precariato utilizzato sulle fasce orarie di maggiore attività, non su un lavoro programmato e di numero necessario di personale. Come cita il ragionamento anche della circolare interna contestata anche il 10 gennaio al tavolo di confronto centrale di Roma Capitale, dove si parla di BUDGET ECONOMICO e di limitazione delle spese, non si affronta la questione dei reali costi effettivi per garantire condizioni di lavoro decenti al personale educativo e insegnante, a quello ausiliario (operai e operaie della Roma Multiservizi), a quello addetto alla ristorazione, all’assistenza ad alunni-e con disabilità (Aec/Oepa delle cooperative), con un’analisi costi/benefici, finalizzata ad un efficace servizio alla collettività, a partire dai piccoli utenti fino a tutte le altre componenti (familiari, docenti, associazioni) che intervengono nel settore. La razionalizzazione della spesa pubblica, non può significare in alcuni importanti e strategici servizi, una riduzione solo numerica e di taglio di spesa, dovrebbe significare spendere meglio e verificare le priorità, facendo scelte politico finanziarie orientate a quanto effettivamente costa un servizio sociale, educativo, scolastico, assistenziale che garanti scala fruizione piena agli aventi diritto, nel rispetto delle condizioni di chi quel servizio lo eroga…non siamo al supermercato, con gli sconti e le offerte speciali…

La stessa Corte Costituzionale, con numerose sentenze, ha chiarito che non è corretto né rispettoso dei principi costituzionali per i servizi pubblici e i diritti di cittadini-e ad averli erogati in modo efficiente, applicare i meccanismi tipici del “pareggio di bilancio”, o i meccanismi da mercato in senso commerciale, dove la riduzione dei costi del personale permette un utile e un profitto, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, specie se si tratta di servizi socio assistenziali (servizi connessi al diritto allo studio di disabili e non solo), educativi e scolastici, ma della verifica e adeguamento dei costi reali, necessari a garantire il pieno ed efficace intervento in tali ambiti…

LA PRIVATIZZAZIONE, IL TAGLIO SUI COSTI SENZA VERIFICARNE L’IMPATTO IN TERMINI DI QUANTITA’ E QUALITA’ DELLA PRESTAZIONE EROGATA, I SERVIZI ESTERNALIZZATI CON MECCANISMI E MODALITA’ DI CALCOLO DEI BUDGET RIDOTTI “al massimo ribasso mascherato” sui COSTI EFFETTIVI di servizi e opere pubbliche connesse, LE LIBERALIZZAZIONI SULLE TARIFFE, secondo l’indicazione che dà la pure la Corte Costituzione (una sentenza a titolo di esempio, la 275/2016, ma ce ne sono altre che affrontano differenti aspetti correlati…), portano a risultati pessimi…

Va invertita la tendenza, secondo l’antico e sempre valido motto “A UN BUON LAVORO, CORRISPONDE UN BUON SERVIZIO”, mentre non è automaticamente e meccanicamente, vero il contrario..

Meditate, riflettete e poi agite coerentemente e di conseguenza, per coloro che sono interessati-e ad aprire un anno 2019 efficace, noi il nostro lo facciamo, in attesa di rapporti di forza che permettano il REALE CAMBIAMENTO…

Segreteria intercategoriale Unione Sindacale Italiana Usi
Rsu aderenti a Usi in carica a Roma Capitale area scolastico educativa
(Antonietta Principe e Dorina Deirossi)

Fonte

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