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(1 Febbraio 2019)
Questa è la guerra in atto in Venezuela, questa è la contraddizione di classe centrale in quell’area in questa fase. E’ la guerra tra l’imperialismo nordamericano e un popolo che lotta per la propria libertà. Non schierarsi e non partecipare alle iniziative di solidarietà internazionalista in nome dell’incompiutezza del processo di costruzione del socialismo a Caracas è semplicemente fare un favore all’Imperialismo.
Sappiamo perfettamente che anche in Venezuela c’è da fare molta strada, lo diciamo noi che pensiamo come Lenin che non è sufficiente rovesciare i rapporti giuridici di proprietà per costruire una società comunista ma che è necessario rovesciare i rapporti di produzione e realizzare il “potere operaio”, ma il non vedere quale è il compito ora, è figlio di un inguaribile visione piccolo borghese, individualista che non tiene in alcun conto la realtà concreta. Il compagno Mao diceva: “Supponiamo che il nostro compito sia di attraversare un fiume; non lo realizzeremo senza ponti né barche; fino a quando la questione del ponte o delle barche non sia risolta, a cosa serve parlare di attraversare il fiume?”
La questione venezuelana diventa perciò un discrimine sulla questione internazionale per i comunisti. E deve avere una ricaduta sulle scelte politiche da fare oggi in Italia.
Molti compagni della nostra associazione sono iscritti da alcuni mesi al movimento di Potere al Popolo che in questi giorni sta dibattendo varie questioni e tra queste quella della partecipazione alle elezioni europee. Gli iscritti hanno deciso con il loro voto di partecipare a queste elezioni in alleanza con altri soggetti politici.
Fino a qui, ci siamo. Nel senso che le elezioni sono e devono essere semplicemente uno strumento che si affianca al percorso di lotta che va riattivato nei luoghi di lavoro e nella società del nostro paese che rimane centrale nel lavoro politico e a garanzia della prospettiva politica.
L’assemblea nazionale ha definito i punti irrinunciabili per una alleanza elettorale con altri soggetti dell’area anticapitalista e tra questi c’è la questione internazionale. Per quello che ci riguarda la questione Venezuela diventa una chiave di lettura e quindi decisiva, nell’individuare i soggetti politici con cui è possibile un’alleanza di tipo elettorale. Coloro che tacciano sul Venezuela (e su molte altre cose irrinunciabili ovviamente, per una forza comunista) non possono e non debbono essere nostri interlocutori, neppure sulla questione elettorale. Nessun opportunismo di naturale elettoralistica è accettabile.
Poiché le questioni di programma poste dall’assemblea nazionale di Potere al Popolo sono chiare e non lasciano spazio ad equivoci, con questo documento l’associazione culturale Casa Rossa intende svolgere un ruolo attivo a garanzia di quel programma politico.
Associazione culturale CASA ROSSA
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