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(14 Febbraio 2019)
E' vero, avete vinto.
Questo mondo è il vostro, ed un altro appare lontano, se non impossibile.
E' vero, avete il potere.
Ma fino a un certo punto.
Questo mondo pieno del vostro dispotismo vi regala la bella vita,
ma anche qualche preoccupazione.
Già, perchè gli sfruttati,
i diseredati dei quatro punti cardinali del pianeta stanno aumentando,
e stanno assaggiando, subendole, le vostre frustate,
la vostra schiavitu' colorata dalle varie tinte del vostro dominio.
Vogliamo dire che, contemporaneamente al trionfo della vostra “società civile”, un'altra società si affaccia alla ribalta delle vostre luccicanti vetrine.
E qualche volta, le spacca!
Insieme alle voste botteghe, alle vostre auto, alle vostre banche,
e a tutta la tranquillità del vostro ordine.
Certo, per ora, le forze sono impari, e siamo destinati a venir repressi.
Bastonati, inquisiti, perseguitati, incarcerati, torturati.
Non è una novità, ed è nel conto.
Ma continuiamo a non poter pensare di chiedere a voi padroni di poter protestare.
O addirittura chiedervi il permesso di soppiantare la vostra società,
di distruggerla, di fare la rivoluzione.
No, non è questione di proposte o di contrattazioni.
E' questione di forza.
Quello che ci serve dobbiamo prendercelo.
Con ogni mezzo necessario.
Anche quello a voi piu' indigesto e sconveniente.
E' andata sempre cosi' nella storia.
Ad un certo punto, le cose cambiano.
Il potere passa da una parte ad un'altra!
Figuratevi a noi che abbiamo tutt'altro programma.
Di non sostitire il vostro potere col nostro, il vostro dominio col nostro,
le vostre galere con le nostre.
No, il nostro programma è l'abolizione di ogni potere, di ogni dominio, di ogni galera.
Invece!
E' per questo che vi invitiamo a preoccuparvi.
A presto, Padroni!
CLASSE contro CLASSE
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