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SASSAT MISSION IMPOSSIBLE? NON RIAPRONO I TERMINI E 533 RIMANGONO A RISCHIO SFRATTO

(15 Febbraio 2019)

unioneinquilini

La mozione presentata ieri in Campidoglio da Stefano Fassina, e da noi elaborata avrebbe rappresentato la vittoria di una battaglia di civiltà per tutta Roma, ma soprattutto la salvezza per le 533 famiglie dei CAAT escluse dai servizi Sassat. Purtroppo il M5S ha scelto di perseverare nell’escludere le famiglie nonostante in un primo momento, all’incontro dei capigruppo, avesse mostrato disponibilità nel votare la mozione. Tornati in aula Giulio Cesare sono tornati compatti e invece di ammettere il fallimento del sistema Sassat hanno preferito presentare una loro proposta. A differenza della mozione di Fassina che prevedeva la riapertura dei termini questa recita: “nel rispetto della normativa vigente di prevedere l’integrazione e/o la correzione degli errori nella compilazione delle domande.”

Fabrizio Ragucci segretario Unione Inquilini Roma: “Abbandonare il destino delle persone nelle mani della burocrazia è segno di una politica pavida e irresponsabile. Una misura insufficiente se si considera la graduatoria delle famiglie Sassat come definitiva. Continueranno con le procedure di sfratto? Quante famiglie aventi diritto rientreranno in graduatoria? Sicuramente nessuna perché l’amministrazione che per voce della Vivarelli continua a guardare ai Sassat come a un modello di integrazione per le persone in svantaggio economico sociale, nasconde un disegno preciso e inumano che sulla base delle risorse esclude le famiglie.” E prosegue: “Ricordiamo che il bando per gli immobili destinati al servizio ha recuperato appena 200 case a fronte delle 1200 famiglie, di cui ben 533 escluse. Esclusioni fatte ad hoc? Perché dobbiamo continuare a pagare i grandi costruttori per dare casa quando ci sono immobili pubblici abbandonati?” Ragucci conclude: “Il Comune continua a difendere i poteri forti, noi rimaniamo dall’altra parte della barricata.”

Unione Inquilini Roma

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