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SENZA FAMIGLIA

(27 Marzo 2019)

Non a caso il nucleo fondante la mafia è la famiglia.

Anche li, come altrove,
il gioco di oppressione e ricatti incrociati,
di sopraffazione e violenza, di “rispetto,
valori e codici comportamentali” la fanno da padrone.

Non credo che di fronte al lugubre fronte medievale che,
tifando famiglia eterosessuale,
vuole innanzitutto rispettare la donna alla catena,
si possa contrapporre la cosiddetta “altra” famiglia, quella “vera, libera, plurale”, magari omosessuale, o transfemminista.

Magari con “eguali diritti” di quella tradizionale.

Non si può far diventare alternativo ciò che alternativo non è, ristabilendo comunque ruoli, competenze,
diritti giuridici e proprietà sulla prole.

Si tratta di immaginare di poter vivere in un altro modo.

Senza famiglia!

Per esempio in comune, dove monopoli e proprietà non esistano piu', dove si possa con-vivere ed amare piu' persone,
dove la crescita e l'educazione di bambine e bambini sia sociale,
come tutta l'organizzazione umana.

Dove donne e uomini siano coscienti,
consapevoli del loro essere parte di una natura che li ha creati liberi,
e che determinate condizioni materiali,
usi, costumi e religioni li ha resi schiavi.

Di romperle le catene si tratta
non di lucidarle!

Pino ferroviere