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    ROMA CAPITALE: RESOCONTO COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE SCUOLA DEL 4 GIUGNO 2019

    (12 Giugno 2019)

    Su aggiornamento applicazione Delibera Assemblea Capitolina 80/2017 e bando di gara centralizzato servizio assistenza e inclusione scolastica alunni-e con disabilità. Qualche valutazione e osservazione “di parte”.

    operatori sociali in lotta

    Il 4 giugno 2019 presso la sala riunioni (stracolma) dei Gruppi Consiliari di Roma Capitale in via del Tritone 142 Roma, si è svolta l’annuncia C.C.P. Scuola, che aveva come oggetto l’aggiornamento dell’applicazione della Delibera Assemblea Capitolina 80/2017 e sul bando di gara centralizzato, del servizio assistenza e inclusione scolastica alunni-e con disabilità, per garantire la continuità del servizio a utenza e famiglie.
    Ha presieduto la riunione il consigliere e vice presidente vicario Nello Angelucci, al posto della Presidente Zotta. La seduta di CCP Scuola era la prosecuzione, come aggiornamento, di altra riunione sullo stesso argomento, svoltasi a febbraio 2’19 Erano presenti e sono intervenuti, il Direttore del Dipartimento servizi educativi e scolastici Dott.ssa Luisa Massimiani e la Dott.ssa Carla Piazza, come stazioni appaltanti. Erano presenti alcuni Municipi di Roma Capitale (di meno della scorsa riunione di febbraio scorso), il presidente della Consulta cittadina per la disabilità (Gianloreti), alcune consulte municipali, alcuni presidenti e responsabili di cooperative sociali affidatarie dei bandi di gara per il servizio erogato da Aec/Oepa, compnenti della CCP consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali, tra i quali le rappresentanze sindacali delle OO.SS. Cgilf F.P. e Cisl FPS, olre ai portavoce di Usi, in rappresentanza del RAGGRUPPAMENTO CITTADINO OP. SOCIALI IN LOTTA, con Cobas, Cub, Usi e Usicons. Era assente l’Assessora Laura Baldassarre, che ha mandato a presenziare alla seduta, il capo staff della segreteria, avvocato Montini
    Dopo una introduzione di Nello Angelucci, riepilogativa del percorso fatto, è stata data la parola alla Direzione del Dipartimento (stazione appaltante) Dott.ssa Massimiani, coadiuvata dalla Dott.ssa Piazza. Ci è stato rappresentato che sarebbe stato pubblicato sul portale di Roma Capitale, l’avviso pubblico del bando di gara centralizzato (predisposto oltre che dal Dipartimento servizi educativi e scolastici, anche dalla Centrale Unica di Committenza, diretta dalla Dott.ssa Cirillo), per il triennio 2020-2022. E’ stata richiesta, una variazione di Bilancio, da votarsi a luglio prossimo, per la copertura delle spese anche in base all’aumento esponenziale di domande di fruizione del servizio e del numero complessivo degli utenti (+ 24%, rispetto al numero complessivo dell’A.S. 2018/2019) , su indicazione dei Municipi che hanno inviato i dati aggiornati, di 30 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro circa per l’aumento degli utenti, allo scopo di dare la maggiore soddisfazione delle richiesta, da parte dell’Amministrazione comunale, garantendo anche una sorta di uniformità di trattamento nei Municipi. Infatti, il bando centralizzato, come indicato all’articolo 15 della Del. A.C. 80/2017 (di seguito il Regolamento comunale approvato il 23 novembre 2017), è di durata triennale, cambiando la precedente gestione dei 15 Municipi di Roma Capitale, che ha creato notevoli criticità, nella gestione continuativa dei servizi, i rapporti con gli enti e cooperative affidatarie e aggiudicatarie dei vari lotti nei quali ogni Municipio ha suddiviso scuole e territorio di competenza, i costi di copertura del servizio, con l’esigenza di dare uniformità di trattamento e di risposta a famiglie e utenza. Per la questione dei rapporti con le Aziende Sanitarie Locali competenti per il retti torio di Roma, sono calendarizzati incontri, per novembre 2019, con le AA.SS.LL. di Roma 1, 2,3, per arrivare alla definizione di un accordo quadro su procedure omogenee, dati e schede tecniche uguali per tutti, per la semplificazione delle procedure e una standardizzazione per la parte sanitaria di accertamento e diagnosi clinica, preliminare all’attribuzione del servizio, del personale di sostegno e di AEC/Oepa nelle scuole (ndr il servizio di Roma Capitale copre le scuole pubbliche, dalla materna comunale – scuola dell’infanzia, fino a quelle statali, materne, elementari e medie, tanto per capirci). In attuazione dell’articolo 18, comma 2 del Regolamento (80/2017), dovrebbe essere operata la sostituzione dell’attuale diagnosi funzionale con il Profilo Di Funzionamento, secondo le indicazioni internazionali e con il sistema ICF, ma tale sostituzione e nuova procedura non è stata ancora attivata, per carenza anche delle stesse AA.SS.LL. e in assenza di disposizioni nazionali. In tal senso, si sono sollecitate note e decreti attuativi dal Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, integrative e di attuazione al Decreto legislativo D. Lgs. 66/2017, allo scopo di poter sottoscrivere con le AA.SS.LL. un testo programmatico e concreto di accordo quadro. Ciò al fine di rendere praticabile per i 15 Municipi di Roma, secondo la relazione della Massimiani, quanto indicato all’articolo 18 comma 3 del Regolamento., sulla scheda utile e unica per tutti e per le procedure standard. In relazione all’articolo 5 del Regolamento, si sono fatti in questa fase di REGIME TRANSITORIO , dal 2017 a oggi (situazione di transitorietà dopo due anni dal Regolamento, citata più volte dallo stesso consigliere e vice presidente della CCP Scuola Nello Angelucci, come condizione in continua evoluzione e di applicazione progressiva della sua attuazione completa…), richiesta anticipate dei datti per avere un aggiornamento in tempo reale del numero degli utenti aventi diritto, rispetto al sistema a regime che indica al 30 settembre di ogni anno, la ricognizione e il monitoraggio dei dati, anche per la relativa copertura economico finanziaria, che va fatta in coincidenza dell’anno di Bilancio che scade come prasis al 31 dicembre di ogni anno, per le attività di inserimento dei fondi necessari nel Bulancio di Roma Capitale. Si sono fatte, in questa periodo, transitorio, con scambi di e mail e circolari interne, richieste di dati anche per il periodo aprile maggio 2019, rilevando il costante aumento di utenza e di richieste, pur nella consapevolezza della differenza temporale di ogni inizio di ANNO SCOLASTICO (ndr che termina il 31 agosto di ogni anno e inizia quello seguente il 1° settembre…) CON I TEMPI DEL BILANCIO ED ESERCIZIO CONTABILE FINANZIARIO (che termina il 31 dicembre). Da parte del Dipartimento, sono stati attivati i pimi passaggi di consultazione con le parti sociali, i Municipi, sui dati oggetto della ricognizione e per la definizione complessiva del servizio da erogare.
    Sull’ISTITUZIONE DELL’OSSERVATORIO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE, in applicazione dell’articolo 16 comma 3 del Regolamento, il Dipartimento annuncia che sarà attivato DOPO la pubblicazione e attivazione delle procedure, del bando centralizzato di gara.
    Sono previsti, perché non regolamentati finora, ma uscrti fuori da richieste e solleciti di diversi Municipi (IL VI, IL XIV…), interventi che sfoceranno in accordo quadro, tra Roma Capitale e i Comuni limitrofi, per definire sia la situazione di utenti di Comuni limitrofi iscritti e richiedenti/fruitori del servizio nelle scuole di pertinenza e competenza di Roma Capitale, la maggioranza dei casi, che la situazione opposta di utenti con famiglie residenti a Roma, che fruiscono del servizio analogo in scuole di Comuni fuori Roma, ma sul territorio di ROMA CITTA’ METROPOLITANA. Accordi finora non formalizzati, anche perla parziale copertura dei relativi costi e inserimenti dei fondi nei rispettivi Bilanci.
    La Massimiani annuncia che per la parte relativa ai fondi e alle coperture richieste aggiuntive, di circa 30 milioni di euro rispetto al finanziamento del passato, attualmente la RAGIONERIA GENERALE DI ROMA CAPITALE, sta bloccando tale procedura, in questo caso dovrebbe decidere, secondo lei, “ la politica” 8quindi Assemblea Capitlina e Assessorati competenti), per sbloccare tale impasse. Aggiunge che nel bando centralizzato di gara, sono stati individuati per evitare una eccessiva frammentazione, una media aritmetica di 2-3 lotti per ognuno dei 15 Municipi, in base anche al numero di bambini-e richiedenti il servizio ed effettivamente frequentanti. IL DIPARTIMENTO PRECISA, NON PUO’ FARE PROROGHE DEL SERVIZIO, NEL PERIODO CHE RIMARRA’ SCOPERTO (di fatto tra settembre e dicembre 2019, visto che a luglio ed agosto il servizio non è attivo), MA IL DIPARTIMENTO AFFERMA CHE “I MUNICIPI, NELLA FASE TRANSITORIA, POSSONO PROCEDERE IN MODO AUTONOMO PER AFFIDAMENTI, FINO AL 31 DICEMBRE 2019, PER EVITARE…DISCREPANZE E SOLUZIONI DI CONTINUITA” (e la cosa ha suscitato notevoli protese e malumori, specie per le difficoltà di copertura con i fondi residui,segnalata anche negli interventi in parecchi municipi e le questioni dei bandi di gara, molti in scadenza al 30 giugnom2019, con i problemi di passaggio tra cooperative/enti uscenti e subentranti, le condizioni di assorbimento del personale Aec/Oepa e meno male che se ne sono accorti…la continuità educativa, di intervento del servizio al pubblico ndr).
    Interventi dei consiglieri presenti, Nello Angelucci (M5S): sollecita che l’istituzione dell’Osservatorio di monitoraggio e valutazione, sia attivato prima possibile e non DOPO, proprio per permettere il necessario lavorio di coordinamento e collegamento dei Municipi con l’Amministrazione a livello centralizzato e le funzioni di vigilanza, partecipazione delle consulte sulla disabilità, degli stessi consiglieri e dell’Assessorato, per la progressiva soluzione delle varie criticità, IN QUESTA FASE TRANSITORIA (a ridaje…ndr) E DI PRIMA ATTUAZIONE DI UN MECCANISMO E SISTEMA NUOVO, che deve entrare a regime. Ribadisce concetto che fatta una uniformità di indirizzi trattamento, che adesso non ci sta, con situazioni differenziate in molti Municipi.
    CONSIGLIERE Stefano Fassina (Sinistra Italiana): chiede spiegazioni sull’articolo 12 del Regolamento, sulla definizione del profilo di OEPA, che sostituirebbe gli AEC dal 1° gennaio 2019, sui requisiti richiesti “nelle more” dei decreti attuativi nazionali del D. Lgs. 66 2017, che non ci sono, fatto che sta creando notevoli problemi, oltre al fatto che la formazione del personale OEPA, in tantissimi casi, è a carico degli operatori e operatrici, con corsi di formazione costosi e onerosi , con difficoltà di articolazione dei ritmi di lavoro con quelli di vita e di partecipazione assidua alla formazione. Consigliera Valeria Baglio (P.D.): Chiede se prevista l’estensione di tale servizio, di importanza fondamentale, anche a coloro che stanno nelle SCUOLE PARITARIE e, ottenuta risposta negativa da Dipartimento XI che ribadisce che il servizio è per le scuole pubbliche di pertinenza di Roma Capitale e quella fascia di utenza, insiste chiedendo coma mai si è operata tale scelta di esclusione, che genera una disparità di trattamento tra alunni-e con disabilità, per la relazione del diritto all’istruzione. Lamenta l’assenza dell’Assessora Baldassarre, che in questo contesto aveva il dovere di essere presente direttamente come esponente politico della maggioranza, per i vari aspetti critici segnalati da tempo e anche in questa commissione, chiede a Dipartimento, consiglieri di maggioranza del M5S, che cosa succederà da dicembre 2019 in poi, visti i tempi lunghissimi per l’espletamento completo del bando di gara centralizzato, le difficoltà segnalate da diversi Municipi e la carenza, insufficiente dopo due anni dall’approvazione del regolamento (80 2017 è del 23 novembre), di programmazione, impulso e coordinamento per un servizio pubblico alla cittadinanza, utenti, famiglie, al personale che vive una condizione di precarietà.
    Si sta assistendo a un netto ritardo, su procedure, tempistiche e indirizzi politici e amministrativi, le risposte ottenute anche oggi sono insufficienti.
    Presidente della CONSULTA CITTADINA SULLA DISABILITA’ – Gianloreti: segnala che si sta navigando a vista e che non si vede un lavoro programmato e con tempistiche certe, procedure codificae, che permettano la piena garanzia di UNIFORMITA’ DI TRATTAMENTO PER BAMBINI-E BENEFICIARI DEL SERVIZIO PUBBLICO, sul territorio capitolino e in modo omogeneo. Specie perchè diverse scuole, anche se nel Lazio l’A.S. 2019/2020 inizia il 15 settembre, stanno muovendosi per il 12 settembre, in questa situazione caotica tra Amministrazione centrale e Municipi, che dovrebbero gestire in modo precario la fase settembre-dicembre 2019, non viene eliminato alcun disagio a utenti e famiglie.
    INVECE, VANNO DATE DISPOSIZIONI PRECISE, PER GARANTIRE CENTRALITA’ AL SERVIZIO A SCUOLA, CONTINUITA’ E QUALITA’ DELL’ISTRUZIONE E DELLA SCUOLA, come diritti costituzionali (ndr sono gli articoli 33 e 34 per tutti-e e per disabili, anche articolo 38 Costiuzione, L. 104/92…).
    Richiede coerentemente, l’anticipazione della COSTITUZIONE E MESSA IN ATTIVITA’ DELL’OSSERVATORIO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE, previsto all’articolo 16 comma 3 del Regolamento, perché istituirlo DOPO il bando di gara centralizzato, è inutile. Lancia una frecciata al consigliere Nello Angelucci, dicendo che il “suo regolamento” non funziona e non è attivato come si doveva far applicare. Segnala la disparità enorme di ore medie quantificate di assistenza ad alunni, tra un minimo di 5 ore
    Assessore Pol. Sociali del I Municipio centro storico: il bando municipale scade il 30 giugno 2019. Chiede DISPOSIZIONI SPECIFICHE E INDICAZIONI SU COME FARE, per le proroghe degli affidamenti in corso, a Roma Capitale, che è il titolare del servizio, senza scaricarne gli effetti e le conseguenze dannose ai Municipi, che non possono operare in modo autonomo in assenza di indicazioni precise e di disposizioni scritte da Roma Capitale, anche per la insufficienza della copertura dei fondi. Infatti, segnala che si renderebbe necessario, operare per uno spostamento dei fondi da impegnarsi per il 2020, come variazione nel bilancio 2019, altrimenti in assenza di questa copertura, è quasi impossibile garantire il servizio e la sua continuità.
    Assessore Pol. Sociali del III Municipio (M.C. Rmano) e R.U.P. del 3°: il servizio è in proroga, fino al 30 giugno 2019, fatta consultazione con parti sociali e sindacati, per il possibile successivo subentro, il servizio sarà grantito fino al 30 giugno per le scuole dell’infanzia comunali, anche tramite accordi e utilizzo di distacco del personale, in via provvisoria, tra cooperative uscenti e subentranti. La R.U.P. signora Magni, amministrativa (Responsabile Unico del Procedimento, figura prevista dal codice degli appalti) del 3° Municipio, specifica che hanno fondi economici disponibili per soli euro 189.000=, sufficienti a garantire il servizio per 1 SETTIMANA A SETTEMBRE…
    Municipio 12° OTTAVI Funzionario Amministrativo: il bando scade al 30 giugno 2019. Per garantire il servizio e la sua continuità, serve il bandi centralizzato e indicazioni precise di come procedere, per evitare disagi non sostenibili, per l’inizio del prossimo A.S. a settembre.
    Municipio 13° Istruttore Amministrativa: non ci sono i fondi disponibili per l’anno scolastico che inizia a settembre, hanno fatto una determinazione dirigenziale, di non aggiudicazione alle cooperative ed enti aggiudicatari, mantenendo in questa fase le cooperative già affidatarie, in attesa del bando centralizzato e di disposizioni specifiche dall’Amministrazione centrale sulla fase transitoria.
    Municipio 7° Buccolo R.U.P.: loro hanno fatto il bando di gara europeo fino al giugno 2020, il bando era suddiviso in 5 lotti date l’enorme estensione territoriale e le scuole interessate. Poi hanno fatto, una
    “procedura negoziata”, di fatto sdoppiando i 5 lotti originari del bando di gara europeo, che ha creato altro spostamento di personale e di cooperative affidatarie, dal marzo 2019. Hanno anche loro una carenza di fondi economici perla gestione del bando nella fase transitoria.
    Avvocato MONTINI, per Assessorato: prende atto e ringrazi, per le osservazioni dei Municipi e dei consiglieri. Ribadisce per l’Assessorato, la necessità di garantire uniformità di trattamento, parità di condizioni su tutto il territorio capitolino. Per la figura di OEPA, già Aec, richiama la legislazione regionale che l’ha istituita come figura e profilo professionale, in attuazione di criteri nazionali, sul quale è stato deliberato il Regolamento comunale. Che si è riscontrato un aumento del 24% di unteti in più, per il prossimo A.S. 2019/2020, rispetto all’anno scolastico appena finito, con una copertura pari a quasi 10 milioni di euro da garantire in più nel Bilancio.
    Afferma (notevole brusio di disapprovazione in platea…ndr) che gli Enti Locali NON SONO OBBLIGATI A GARANTIRE TALE SERVIZIO, quindi è un passo ulteriore che fa l’Amministrazione di Roma Capitale, a garantire e ad aver regolamentato tale situazione, molti altri Enti Locali non lo fanno e garantiscono, un servizio di tal genere…L’Assessorato si impegnerà per il prossimo futuro, a garantire un indirizzo omogeneo, su uniformità di orario medio di assistenza scolastica, per ogni utente beneficiario, eliminando le differenze esistenti oggi nei Municipi e la parità di trattamento, 5 ore in alcuni Municipi e 15 ore in alcuni altri.
    INTERVENTO SINDACALE CGIL (Aniello) e CISL (Morgante): segnalano le difficoltà sulla tempistica di tutto questo procedimento e dei bandi di gara, denunciano le condizioni di operatrici e operatori, che generano precarietà, del lavoro e della qualità del servizio. Chiedono di essere convocati e di essere coinvolti maggiormente, con tavoli di approfondimento (ndr…è un chiodo fisso, questo della costruzione del tavolo, manco stessimo all’IKEA…), chiedono per la figura di OEPA l’inquadramento a D1 8ex 5° livello CCNL Cooperative Soviali), criticando quanto scritto nel Regolamento (ndr, si ricorda che a quel regolamento, alla cui stesura hanno ampiamente partecipato con Stefano Sabato e osservazioni, nel testo approvato ci sta citato l’accordo regionale nel Lazio sottoscritto e trattato da CGIL, CISL UIL, ad esclusione egemonica di tutti gli altri sindacati, dove è previsto l’inquadramento a C1…l’ex 4° livello).
    Chiedono per le risorse economiche, un adeguamento del 6% (per la precisione hanno detto 5,93% la Cgil, Morgante ha chiesto il 6% per fare cifra percentuale tonda) a seguito del rinnovo, il 21 maggio scorso del CCNL cooperative Sociali.
    INTERVENTO SINDACALE DI USI (R. Martelli), ANCHE A NOME DI CUB E COBAS, per il raggruppamento cittadino op.sociali in lotta: oltre alla condivisione alle condizioni precarie di chi lavora, sollecitato da “amici e colleghi” di CGIL e CISL nell’intervento precedente, ribadisce il principio che “a un buon lavoro, corrisponde un buon servizio”. Indica la carenza, tra i vari atti necessari e preliminari all’efficace attuazione del Regolamento, di un ACCORDO QUADRO TRA REGIONE LAZIO E ROMA CAPITALE, RELATIVO ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AEC/OEPA, che ne definisca anche le coperture economiche e i percorsi formativi (ndr che non si possono scaricare su chi lavora, dati i costi e i salari non certo adeguati) e un ACCORDO QUADRO TRA ROMA CAPITALE E AA.SS.LL., che definisca i protocolli, le procedure e gli indirizzi, per garantire un servizio di qualità e condizioni decenti per gli alunni-e (oltre ad una maggiore chiarezza per chi eroga il servizio, che non si fa da solo…o con i robot).
    NOTA CONSLUSIVA: non abbiamo voluto in quella sede, mettere in imbarazzo Cgil e Cisl, smentendoli per le loro richieste di adeguamento del 6%, per il “ricco” rinnovo del CCNL delle Cooperative Sociali.
    PERO’, PER DOVERE DI INFORMAZIONE E DI PROSSIMO INTERVENTO COLLETTIVO, SCRITTO E MOTIVATO, DEL RAGGRUPPAMENTO E DELLE STRUTTURE SINDACALI, ASSOCIATIVE DI USI, USICONS, CUB E COBAS, ratificato anche all’ultima riunione dell’8 giugno scorso, CHE GIA’ NEL 2000, NELLA DELIBERA COMUNALE, 135/2000 approvata il 31 luglio di quell’anno (articolo 1 lettera c), frutto di un percorso di delibera di iniziativa popolare (strumento di partecipazione diretta e dal basso, simile a quella in corso di ri-pubblicizzazione del servizio di assistenza e inclusione scolastica ad alunni-e con disabilità, la delibera con la quale si chiede di internalizzare il servizio svolto da Aec/Oepa delle cooperative, esternalizzato da 20 anni…), E’ ESPRESSAMENTE PREVISTO CHE IL COSTO COMPLESSIVO SIA ADEGUATO PER OGNI BUDGET E COSTO DEI SERVIZI (quindi secondo tabelle aggiornate del CCNL di lavoro che comprende come si pisce, anche gli aumenti del CCNL di settore o preso a riferimento, oltre a spese generali, costi di gestione, comprensivi dei contratti stipulati con i soggetti affidatari su appalti, convenzioni o affidamenti di qualsiasi natura), per servizi resi per conto dell’Ente Locale, PARI AL 10% DI AUMENTO E ADEGUAMENTO…tale disposizione, va quindi attivata anche nel caso di rinnovo del CCNL di categoria, secondo le tabelle che saranno a breve pubblicate dal Ministero del Lavoro, con i nuovi minimi tabellari e i costi complessivi del lavoro delle varie figure interessate, costi complessivi che vanno utilizzati, anche secondo il Decreto legislativo 50/2016 e modificazioni (art. 23 comma 16, ma anche 105 comma 9 in combinato disposto), come riferimento economico sotto il quale non si può scendere, trattandosi di servizi pubblici alla persona e non di lavori pubblici od opere pubbliche (NO AL MASSIMO RIBASSO…CAMUFFATO, per intenderci).
    LA NOSTRA LOTTA A TUTTO CAMPO, SU BANDI DI GARA, TUTELE E SULLA NECESSITA’ DI COSTRUIRE UN ALTRO MODO, PUBBLICO DI GESTIRE TALI SERVIZI, PROSEGUE…

    A cura di Roberto Martelli, Rsa Rls Usi settore cooperativo, per raggruppamento cittadino operatrici e operatori sociali in lotta di Roma, con Cobas, Cub, Usi e Usicons

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