">
Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni (Visualizza la Mappa del sito )
(13 Giugno 2019)
Il 14 giugno 1944 i nazifascisti furono cacciati da Spoleto, inseguiti dalle forze partigiane che impedirono armi alla mano l’ultima offesa alla nostra città, la distruzione delle miniere di Morgnano.
Oggi ricorre il 75° anniversario di quell’evento.
La fine del regime fascista aprì le porte alla speranza per un mondo migliore, fondato sui principi di uguaglianza degli uomini e libertà dei popoli.
Per 75 anni uomini e donne d’Italia si sono battuti per questi ideali ma la battaglia allora vinta oggi è di nuovo in discussione. Molte delle conquiste fatte sono andate perse e quel che resta è in pericolo.
Non solo non ci rassegniamo ma siamo qui a dire con Antonio Gramsci che quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi all'opera, ricominciando dall'inizio.
Il fascismo fu la dittatura sanguinaria di classe degli industriali e degli agrari, lo Stato delle leggi razziste, l’alleato dei criminali nazisti.
Abbiamo il dovere di impedire che un nuovo regime della barbarie, strumento dei potenti che hanno in mano i destini del mondo torni a calcare le strade del nostro paese.
La memoria è la vera ricchezza di ogni paese civile, non dimenticare i combattenti di 75 anni fa, significa tenere aperte le porte del futuro per una società di uguali e liberi.
SPOLETO ANTIFASCISTA
4000