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COMMEMORATA BIANCA GUIDETTI SERRA NEL QUINTO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

(24 Giugno 2019)

Bianca Guidetti Serra

Ricorrendo il quinto anniversario della scomparsa di Bianca Guidetti Serra (Torino, 19 agosto 1919 - 24 giugno 2014), lunedì 24 giugno 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si è svolta una commemorazione dell'indimenticabile intellettuale e militante antifascista che per tutta la vita ha lottato per i diritti e la dignità di tutti gli esseri umani, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente, per il bene comune e la liberazione dell'umanità intera.
La commemorazione è stata tenuta dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, che ha rievocato con viva commozione la sua figura e la sua azione. Nel corso dell'incontro sono state anche lette e commentate alcune pagine dai suoi libri (e particolarmente dalla sua preziosa autobiografia densa di esperienze e riflessioni che illuminano vicende decisive della storia italiana novecentesca, un libro che è anche una persuasiva esortazione e una nitida guida all'impegno morale e civile).
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Una minima notizia su Bianca Guidetti Serra
Bianca Guidetti Serra, impegnata nella Resistenza, avvocato, parlamentare, è stata una delle figure più autorevoli della vita democratica italiana. Nata a Torino il 19 agosto 1919, è deceduta a Torino il 24 giugno 2014. Dal sito della casa editrice Einaudi riprendiamo il seguente breve profilo: "Bianca Guidetti Serra ha svolto l'attività di avvocato penalista dal 1947 al 2001 (oltre all'impegno, a fianco del sindacato, in molteplici cause di lavoro, come nel campo del diritto di famiglia e della tutela dei più deboli, minori e carcerati). E' stata parlamentare nella decima legislatura (1987-91) e per vari anni consigliere comunale a Torino". Tra le opere di Bianca Guidetti Serra: Felicità nell'adozione, Ferro, Milano 1968; (con Francesco Santanera), Il paese dei Celestini, Einaudi, Torino 1973; Compagne, Einaudi, Torino 1977; Le schedature Fiat, Rosenberg & Sellier, Torino 1984; Storie di giustizia, ingiustizia e galera, Linea d'ombra, Milano 1994; Bianca la rossa, Einaudi, Torino 2009; Contro l'ergastolo. Il processo alla banda Cavallero, Edizioni dell'Asino, Roma 2010. Riportiamo di seguito una sintesi della commemorazione di Banca Guidetti Serra tenuta a Viterbo all'indomani della scomparsa nel giugno 2014: "E' deceduta Bianca Guidetti Serra. La nonviolenza, l'antifascismo, il movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanità, perdono una compagna e una maestra. Resta la sua luminosa testimonianza, resta l'opera sua alacre e generosa, resta la sua lezione di fedeltà al vero e al bene, resta il suo amore per l'umanità. La lotta che è stata anche sua, la lotta per la giustizia, la libertà, la solidarietà, la lotta per la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani, la lotta per la protezione dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanità intera, questa lotta continua. Bianca Guidetti Serra è deceduta, ma non muore il valore della sua persona. Tutto travolge il tempo, ma la memoria dell'esistenza delle persone buone resta per sempre con l'umanità in cammino, per sempre recando conforto e speranza, vivente esempio ed appello costante all'agire morale, alla civile virtù, all'aiuto reciproco, al bene comune".
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Nel ricordo di Bianca Guidetti Serra proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Ogni vittima ha il volto di Abele. Vi è una sola umanità in un unico mondo vivente casa comune dell'umanità intera. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà. Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione da tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza può salvare l'umanità.
E qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, denunciamo ancora una volta la criminale disumanità del governo italiano che nega soccorso e accoglienza ai naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo.
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, esprimiamo ancora una volta pieno sostegno ai sindaci e a quanti hanno denunciato l'incostituzionalità delle scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanità con il mostruoso "decreto sicurezza della razza".
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, esprimiamo ancora una volta il nostro sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, ed all'appello affinché sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, riaffermiamo ancora una volta il dovere di opporci al razzismo e a tutte le persecuzioni; il dovere di impegnarci in difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, condividiamo gli appelli all'Unione Europea, al Consiglio d'Europa ed all'Onu affinché intervengano nei confronti del governo italiano per farne cessare le criminali politiche razziste.
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, condividiamo l'appello al Presidente della Repubblica promosso da Lidia Menapace, da padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone per un intervento che faccia cessare l'ecatombe in corso nel Mediterraneo.
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, condividiamo l'appello ai Presidenti di Camera e Senato affinché chiedano esplicitamente e con forza che siano fatti immediatamente sbarcare in porto sicuro in Italia i naufraghi che il governo della disumanità da giorni e giorni continua a rifiutare di soccorrere, accogliere, assistere.
Il razzismo è un crimine contro l'umanità.
Salvare le vite è il primo dovere.

Viterbo, 24 giugno 2019

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

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