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(1 Luglio 2019)
Una partita a quattro si sta giocando sulla pelle di donne e uomini alla ricerca disperata di una vita degna di questo nome.
Alla battaglia interstatuale tra il cuore delle cooperazioni rafforzate europee Franco-Tedesco e l'euroscettico governo Italiano, corrisponde la battaglietta elettorale tra il securitario Salvini e l'”umanitaria” sinistra di stato con corredo di ong e “capitane coraggiose”.
In mezzo, globalizzatore e teorico dell'Europa sociale, il “salvavite” Vaticano.
A subire, a morire, ad affogare i dannati della terra, costretti da guerre e sfruttamento a lasciare, pagando caro, la propria terra , dopo essere stati torturati. Solo i più “fortunati” non muoiono direttamente in mare, pronti per essere strumentalizzati nella diatribe tra potenti, quando non rinchiusi nei lager di stato in attesa di crepare nei campi o nei tuguri limitrofi.
È una legge di questa società, crudele ma non imbattibile.
Lo stesso movimento sociale che provoca ineliminabili flussi migratori, è alla base dell'irrobustimento della classe operaia europea, della sua omogeneità materiale e della sua concentrazione nella metropoli capitalista.
Si diffonde la condizione di sfruttamento,
come le inevitabili lotte contro di esso.
L'operaio europeo può diventare il becchino
del sistema che l'ha creato!
Classe contro Classe
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