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Un fil di fumo

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(10 Maggio 2010) Enzo Apicella
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CHE CALDO AI FORI!

(5 Luglio 2019)

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Care/i colleghe/i, presi dall’ansia da prestazione, in questa fase di rinnovo del Contratto di Servizio, … si rischia di dimenticare le regole base di salute e sicurezza sul Lavoro…

Mi riferisco alla nuova apertura dei Fori: sito archeologico di una certa importanza anche in termini di estensione della superficie e, ovviamente esposto ad ogni tipo di intemperia.

L’apertura ufficiale che, ormai risale a sabato scorso (29/6), era stata preceduta già da alcune missive inviate dalla sottoscritta in Azienda in merito le modalità di reperimento del personale e rispetto al fatto che, per l’ennesima volta (come nel caso della recente apertura di Circo Massimo Experience ) l’Azienda non avesse preventivamente chiesto all’Amministrazione Capitolina NUOVE assunzioni in virtù di NUOVE aperture.

L’ultima segnalazione fatta è di ieri (3/7 alle ore 15.54). Questa volta ho posto richieste ben precise. Non avendo ancora nessuna risposta ufficiale, esorto i colleghi direttamente coinvolti, a tutela della propria salute e della salute dei lavoratori e lavoratrici della società H501, messi a disposizione per le sostituzioni, a vigilare sulle proprie condizioni fisiche durante il turno di lavoro. Non mi risultano, infatti, ad oggi, indicazioni precise, messe nere su bianco dall’Azienda, sulle azioni da intraprendere durante il turno di lavoro in una situazione così critica. Sono stata messa a conoscenza del fatto che la biglietteria sia climatizzata e, pertanto, unico posto dove potersi riprendere, ma non essendo state chiarite le rotazioni, da una postazione all’altra, c’è comunque il rischio di superare la soglia di tolleranza del nostro corpo. L’ondata di calore di questo periodo non ci aiuta sicuramente. Il corpo va tenuto idratato e le postazioni dell’area archeologica non consentono un accesso diretto a fonti d’acqua. Se la comune avvertenza, data da tutti i mezzi di informazione, è quella di bere tanto, per chi è esposto per ore alle temperature di questi giorni, bisogna ricordare di bere tantissimo.

Vi allego l’ultima mail e spero di avere presto risposte ufficiali con le relative indicazioni a tutela per i colleghi in situ, altrimenti sarò costretta a rivolgermi agli organismi competenti. Buon lavoro a tutte/i. Serenetta Monti (RSU USI Zètema)

TESTO MAIL 3/7 ore 15.54: “Gentile dr. Tagliacozzo, sono sconcertata dal fatto che nessuno dei destinatari (tolto il sig. Monaco, in qualità di RLS) abbia ravvisato l'urgenza delle mie richieste. Le temperature si innalzano ogni giorno che passa e l'Azienda non mi sta mettendo al corrente delle misure di tutela e salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori e lavoratrici coinvolti. Non sono a conoscenza delle eventuali prescrizioni individuate dal medico competente e se siano state debitamente riportate ai lavoratori, nostri dipendenti ed alle sostituzioni della società H501. Posso andare a naso, trattandosi di area archeologica e ben conosco, grazie alle mie pregresse esperienze lavorative. La cosa che mi preme sapere, per esempio, è dove e come possano accedere all'acqua da bere per re idratarsi i colleghi in turno. Chiedo se sia stata regolamentata una rotazione dei lavoratori da una postazione all'altra e in che modo. In caso di emergenza, il preposto è sempre uno dei coordinatori di Mercato Traiano? Spero, questa volta, di ricevere sollecito riscontro, chiarificatore. Cordiali saluti. Serenetta Monti (RSU/USI)”

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