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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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LE POLITICHE ABITATIVE IN SALSA BOLOGNESE E LA CONSEGUENTE LOTTA DI CLASSE

(30 Luglio 2019)

the student hotel

Da anni ormai la sinistra si sta smantellando.
Tralasciando la mole di analisi riguardanti questo disastro in corso, dobbiamo porre attenzione su un punto essenziale.
Laddove le forze politiche e non, che dovrebbero garantire perlomeno una certa prospettiva e una difesa dei diritti sociali vengono a mancare, si sviluppano più intensamente le politiche neoliberiste delle classi dominanti.
È una lotta di classe al contrario: il proletariato non si riconosce più come tale e viene ingannato dagli slogan della destra, mentre la borghesia rafforza il suo potere e ha campo libero per attuare le proprie politiche anti sociali e repressive.
In questo momento storico è sempre più evidente come l'unica classe nel tessuto sociale che si batte per rinforzare il suo dominio sia la classe dominante.
Nell'ambito delle politiche abitative il piano della borghesia è evidente e in evoluzione.
Il sindaco Merola, giusto qualche mese fa, aveva annunciato a gran voce un piano atto a rimettere a nuovo circa 1200 appartamenti di edilizia popolare (Acer), a fronte dei 2000 appartamenti dell'ente sfitti da anni.
Questa manovra, oltre ad aver soddisfatto meno di 1/3 delle richieste complessive per le case popolari, sarebbe costata al Comune un inezia in confronto al budget, costituito dai soldi versati dalla cittadinanza.
Eppure niente si è mosso, era solo un annuncio propagandistico per cercare di mitigare la grande insoddisfazione che il prossimo ex sindaco di Bologna ha creato con le sue politiche.
Merola invece sta usando molta più determinazione nel realizzare progetti di edilizia che andranno a favorire le classi più abbienti: basti pensare allo StudentHotel in Bolognina (un parco giochi per studenti ricchi), alla conversione dell'ex Labas in una scuola privata facente capo nientemeno che a Confindustria e infine alla mancata regolarizzazione degli Air B'n'B, che sta favorendo i grandi gruppi finanziari, proprietari di migliaia di appartamenti in città.
La linea avrà come conseguenza la continua gentrificazione di quartieri popolari e l'esodo di centinaia di famiglie appartenenti alle classi medio basse che dovranno abbandonare il proprio quartiere per andare a vivere chissà dove.
Le classi popolari sono poco informate di queste politiche (che però dovranno subire direttamente) e la coscienza di classe è un fuoco ormai spento che nessuna parte politica "di sinistra" sembra riuscire a riaccendere, e ciò dovrebbe esigere una seria autocritica che non verrà mai fatta.
Noi, in quanto Unione Inquilini, continueremo a lottare e a rendere cosciente la cittadinanza riguardo questi problemi.
Continueremo non a sperare, ma a lavorare concretamente per il risveglio della coscienza collettiva.
Continueremo a contestare e mostrare il volto distruttivo delle politiche borghesi neoliberiste, capaci solo di costruire ricchezza per pochi e povertà per molti.
È proprio in questo periodo storico che bisogna andare in controtendenza alla sordità generale e fare sentire la propria voce e difendere il diritto all'abitare, perché ci rifiutiamo di darla vinta alle classi dominanti, che stanno vincendo una battaglia contro una popolazione neanche cosciente di essere in guerra.

Unione Inquilini di Bologna

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