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Roma, sull'incontro sindacale con la Direzione delle Biblioteche Comunali del 7 agosto 2019

(17 Agosto 2019)

biblioteca

All'incontro del 7 agosto 2019 erano presenti, per la parte datoriale, la Direttrice Mariarosaria Senofonte e la P.O. Bilancio Stefano Imperi; per la parte sindacale, i delegati Fabio Moscovini (CGIL), Antonio Trimarco (CISL), Alberto Spampinato (UIL), e i RSU Giorgio Salerno e Francesco Sordi (USI).

1. Considerando il gran numero di attività culturali organizzate dalle e nelle biblioteche e gli obblighi di legge in materia che siamo tenuti a rispettare, la Direttrice ci ha informato della sua intenzione di ottenere, per una o più sale di alcune biblioteche, la licenza per il "Pubblico spettacolo" - previa individuazione di quelle idonee e l'effettuazione di eventuali lavori di messa a norma dei locali. Così saranno superati i problemi che spesso incontriamo nella realizzazione di iniziative con musica dal vivo, proiezione di film, ecc.

2. Rispondendo alla richiesta sindacale di aggiornamenti su assunzioni e trasferimenti all'ISBCC, la Direttrice ha confermato che arriveranno 18 Bibliotecari e che ha richiesto l'assegnazione di 40 Istruttori Attività Culturali - gli uni e gli altri dalla lista degli idonei del "concorsone" - e la stabilizzazione di tutto il personale "in comando" da altre amministrazioni. Il limite numerico delle nuove assunzioni è dato come sempre dai fondi stanziati in bilancio da Roma Capitale. Riguardo alle carenze di organico negli uffici centrali, la Direzione sta verificando le funzioni da loro svolte, per capire se e dove ci siano carenze che non siano superabili con una diversa organizzazione interna del personale. La Direttrice ha confermato, come nell'incontro precedente, che l'attuale funzionamento degli uffici non è soddisfacente e che servono regole ben definite, chiare e razionali: il cambiamento è inoltre necessario per liberare le biblioteche da compiti amministrativi, economici, tecnici, in modo che si concentrino sui servizi bibliotecari, le attività culturali e le relazioni con i soggetti pubblici e privati del territorio per migliorare e ampliare il loro ruolo nella città. Anche l'accumulo, anno dopo anno, di un consistente "avanzo di gestione" in bilancio, è un cattivo risultato derivante da una cattiva organizzazione: l'incapacità di spendere tutto il finanziamento assegnato da Roma Capitale è pericoloso, perché prima o poi porterebbe a un taglio del medesimo.

3. Sulla riorganizzazione, non ci sono ancora documenti ufficiali, ma la Direttrice ci ha sommariamente spiegato che ha definito un paio di ipotesi - su indicazioni del CdA - che prevede la ripartizione delle biblioteche in 4 o 5 aree territoriali, coordinate da altrettante P. O., che si relazionino in primo luogo con i municipi dei rispettivi territori; per contro, ogni municipio si relazionerà a una sola area territoriale. Ha poi rinnovato l'invito a presentare proposte, anche alternative a quella su cui sta lavorando. Raccogliendo l'invito, abbiamo reiterato la richiesta di una Conferenza di Organizzazione di almeno tre giorni - a distanza di ben 15 anni dall'ultima e unica - la quale dovrebbe delineare gli scenari futuri e le linee di sviluppo del nostro sistema bibliotecario nella città; una rete che include e dovrà sviluppare ulteriormente anche la rete dei Bibliopoint, per allargare in modo significativo la percentuale di popolazione iscritta e frequentante le biblioteche, avvicinandosi ai livelli dei Paesi europei più avanzati.

4. Abbiamo rinnovato la richiesta alla Direzione di incontrarsi con i dirigenti del Dip. I, Ottavianelli e Riu, per scongiurare il rischio che le prossime P.E.O. (Progressioni Economiche Orizzontali, nel 2019 per gli "apicali" e nel 2020 per il restante personale, come previsto dal nuovo CCDI) siano nuovamente finanziate decurtando la produttività di struttura e quindi i salari delle/dei dipendenti; una discriminazione inaccettabile, che non accade a tutto il restante personale di Roma Capitale. La Direttrice si è impegnata a trovare un accordo il Dip. I. Quanto al possibile recupero dei fondi non spesi negli anni scorsi, il parere della P. O. (Posizione Organizzativa) per il Bilancio è che non sia possibile per i 365.000 euro dei progetti di produttività "speciale" del 2015 mai avviati dalla Direzione Selloni, essendo parte della quota variabile del salario accessorio; e che non lo sia nemmeno per la quota del 20% del nostro salario accessorio, tagliata dall'Ass.ra Marinelli nell'ottobre 2015 con delibera della Giunta Marino, perché il tetto del salario accessorio del 2016 (a taglio già operante da un anno) non è superabile per disposizione di legge finanziaria. La P. O. suggerisce di chiedere però all'Amministrazione di consentire all'ISBCC di mantenere invariato il fondo del salario accessorio nonostante la diminuzione dell'organico causata dai continui pensionamenti, per avere risorse da utilizzare per le P.E.O.; si dovrà anche chiarire una volta per tutte se il salario accessorio dell'ISBCC è parte integrante di quello di Roma Capitale, oppure no. Da parte nostra, abbiamo ripetuto la richiesta di chiarire - anche con l'Amministrazione, se sia realizzabile per tutto il personale l'istituto contrattuale della turnazione - come avviene per la Polizia Locale - dato che le nostre attuali articolazioni orarie soddisfano le condizioni per farlo; e se il fondo per la turnazione farebbe parte della quota stabile del fondo, consentendo il riutilizzo dei risparmi dell'anno precedente e non richiedendo il raggiungimento di altri obiettivi (come richiesto per i progetti di produttività) per l'attribuzione a ogni dipendente della retribuzione mensile spettante. Abbiamo quindi chiesto all'uff. Bilancio di fare intanto una simulazione applicativa della turnazione e di inviarcela.

5. Rispondendo alla nostra domanda sulla situazione della salute e della sicurezza, sulla manutenzione e sugli investimenti nelle sedi, la Direttrice ha detto che deve completare la ricognizione entro l'anno e, quanto prima, vuole rendere costante ed efficace la manutenzione e riuscire a spendere i fondi per i necessari investimenti. Per le situazioni di pericolo e di urgenza che l'ISBCC non è in condizioni di risolvere, ha suggerito di segnalarle a chi ha il dovere di intervenire in quei casi, come le ASL o i Vigili del Fuoco.

L'incontro terminava dopo circa tre ore.

Giorgio Salerno e Francesco Sordi (RSU- USI)

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