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Sotterranei della giustizia

Sotterranei della giustizia

(14 Novembre 2009) Enzo Apicella
Tre medici e tre agenti penitenziari indagati per la morte di Stefano Cucchi

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NEL RICORDO DI NICOLA SACCO E BARTOLOMEO VANZETTI

(23 Agosto 2019)

Sacco e Vanzetti

Ricorre oggi l'anniversario della morte di molti nostri maestri e compagni.
Da don Giovanni Minzoni a Ruza Petrovic, da Ronald Laing a Paolo Volponi, da Bruno Trentin a Tullio Seppilli.
Ma nella memoria condivisa dalle oppresse e dagli oppressi di tutto il mondo in lotta per la liberazione dell'umanità da ogni violenza e da ogni oppressione, il 23 agosto è il giorno in cui nel 1927 furono assassinati Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
Così oggi commemorando loro, e con loro tutte le persone vittime della violenza dei poteri dominanti, vittime della violenza dello sfruttamento, vittime della violenza del razzismo; ricordando loro, e con loro ogni essere umano ucciso dall'ingiustizia e dalla violenza; ripensando a loro, e con loro ad ogni essere umano insorto per far cessare l'ingiustizia e per questo perseguitato fino alla morte; noi oggi rendiamo un addolorato omaggio a tutte le sorelle e i fratelli vittime dell'oppressione e della violenza, ed a tutte le sorelle e i fratelli che non hanno rinunciato alla lotta affinché gli esseri umani siano di aiuto agli esseri umani, affinché cessi ogni oppressione e si realizzi quell'universale fraternità e sororità che è fin dall'inizio della storia impegno comune di ogni persona cosciente della propria ed altrui umanità.
*
E nel ricordo di Sacco e Vanzetti qui ed ora proseguiamo quindi nell'impegno affinché cessi immediatamente in Italia la violenza razzista che il governo da pochi giorni caduto ha portato al culmine della ferocia e del delirio, fino all'omissione di soccorso di esseri umani in pericolo di morte, fino alla più barbara persecuzione di persone innocenti, fino a una furiosa istigazione all'odio razzista e ad una concreta e abissalmente disumana pratica dell'odio razzista, fino alla commissione di crimini contro l'umanità, fino all'attentato contro la Costituzione repubblicana cui pure l'esecutivo aveva giurato fedeltà assumendo la sua carica.
Ora il governo razzista è caduto, ma non è affatto finito l'orrore e il pericolo; e quindi non può cessare ma anzi deve intensificarsi la lotta nonviolenta contro il razzismo e contro il fascismo che torna; la lotta nonviolenta per la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.
*
E per ripetere ancora una volta cose che tante volte abbiamo ripetuto, occorre ora che in Italia si realizzi una concreta politica dell'umanità, una politica coerente con la lotta della Resistenza antifascista, una politica coerente con la Costituzione della Repubblica, una politica coerente con la Dichiarazione universale dei diritti umani, una politiche che inveri qui e adesso i seguenti impegni.
Soccorrere subito tutti i naufraghi.
Accogliere subito tutti i profughi.
Assistere subito ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare tutte le vite.
E quindi:
- tornare alla legalità che salva le vite: abrogare immediatamente tutte le misure razziste e persecutorie imposte dal governo razzista testé caduto (ma anche le altre imposte dai governi precedenti che hanno aperto la strada all'inabissamento nella brutalità di quest'ultimo anno);
- tornare al primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto: ripristinare l'adempimento del dovere di soccorrere chi e' in pericolo;
- distinguere il bene dal male: escludere da ogni incarico di governo chi e' stato complice dell'esecutivo razzista ora caduto; e che siano processati nei tribunali della Repubblica i responsabili di crimini contro l'umanità e di attentato contro la Costituzione;
- tornare alla Costituzione: ripristinare la legalità costituzionale che il governo della disumanità ha infranto;
- una persona, un voto: riconoscere il diritto di voto e tutti gli altri diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che vivono in Italia, facendo cessare l'effettuale regime di apartheid e di schiavitù di cui sono vittima milioni di nostri effettivi conterranei;
- far cessare la strage nel Mediterraneo: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Che si insedi un nuovo governo rispettoso della Costituzione e quindi dei diritti umani di tutti gli esseri umani, che sia guidato da una personalità di provata fede antifascista, che si opponga al razzismo e a tutte le persecuzioni, che si opponga allo schiavismo e alla depredazione e devastazione dei beni comuni, che si opponga al regime della corruzione e ai poteri criminali. E se il Parlamento, attualmente dominato da partiti razzisti e totalitari, non sostiene questo nuovo governo, allora con questo nuovo governo rispettoso della Costituzione si vada anche subito al voto. E se si andrà subito al voto si unisca l'Italia antifascista in una coalizione, in un nuovo Comitato di liberazione nazionale per contrastare e sconfiggere il razzismo e il fascismo che torna.
Con la forza della democrazia.
Con la forza della verità.
Con la scelta della nonviolenza.
Con la scelta della legalità che salva le vite.
In difesa della Costituzione.
In difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Siamo una sola umanità in un unico mondo vivente casa comune dell'umanità intera.
Salvare le vite è il primo dovere.
*
Una minima notizia su Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti
Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 - Charlestown, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 - Charlestown, 23 agosto 1927), proletari, emigrati, militanti del movimento operaio, portatori dell'ideale della pace, della giustizia e della fraternità fra tutti gli esseri umani, limpidi e generosi avversari di ogni potere sfruttatore e oppressivo, vittime innocenti della violenza del potere. Essi testimoniano ancora e per sempre della dignità umana, della lotta contro ogni menzogna e ingiustizia, dell'ideale anarchico di una società di persone libere, eguali in diritti, solidali.
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Un estratto da una lettera di Nicola Sacco al figlio Dante
"Ma ricordati sempre, Dante, nel gioco della felicità non prendere tutto per te, ma scendi d'un passo e aiuta i deboli che chiamano al soccorso, aiuta i perseguitati e le vittime, perché sono i tuoi migliori amici, sono loro che combattono e cadono come tuo padre e Bartolo hanno combattuto e son caduti ieri per conquistare la gioia della libertà per tutti e per i poveri lavoratori. In questa lotta della vita troverai molto amore e sarai amato... Sì Dante, oggi possono crocifiggere i nostri corpi, e lo fanno, ma non possono distruggere le nostre idee, che rimarranno per le giovani generazioni future".
(Nicola Sacco, dalla lettera scritta al figlioletto Dante di dieci anni, pochi giorni prima di essere ucciso innocente).
*
Un estratto dall'ultima dichiarazione in tribunale di Bartolomeo Vanzetti
"Ho già detto che non soltanto non sono colpevole di questi due delitti, ma non ho mai commesso un delitto in vita mia: non ho mai rubato, non ho mai ucciso, non ho mai versato una goccia di sangue, e ho lottato contro il delitto, ho lottato sacrificando anche me stesso per eliminare i delitti che la legge e la chiesa ammettono e santificano... sono tanto convinto di essere nel giusto che se voi aveste il potere di ammazzarmi due volte, e per due volte io potessi rinascere, vivrei di nuovo per fare esattamente ciò che ho fatto finora".
(Bartolomeo Vanzetti, dalle parole pronunciate alla conclusione del processo, dinanzi alla Corte che condannava a morte lui e Nicola Sacco innocenti).

Viterbo, 23 agosto 2019

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

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