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(11 Settembre 2019)
L’11 settembre pomeriggio [1973] una giunta militare, formata dai comandanti delle forze armate cilene, ha effettuato un colpo di Stato. Allende e alcuni suoi collaboratori sono stati uccisi. Il centro della capitale, Santiago, è stato occupato dai carri armati ed è stato proclamato lo stato di assedio. Il terrorismo nero si impossessa del potere per soffocare le masse. L’intento espresso dai militari è quello di “estirpare il marxismo”, ossia di mettere a tacere il proletariato.
La fine di Allende ha gettato sgomento nelle file dei partiti democratici e riformisti cileni (“socialista” e “comunista”). Molti esponenti di questi partiti si stanno consegnando ai generali, accettando l’ordine di resa incondizionata. Il proletariato cileno non ha avuto, invece, esitazioni: ha ingaggiato la lotta contro i militari.
A Santiago più di 80.000 operai hanno occupato, armati di mitragliatrici le fabbriche e i quartieri della periferia formando un “cordone industriale” attorno alla capitale¸ mentre gruppi di tiratori scelti conducono colpi di mano contro i commissariati di polizia e i reparti dell’esercito. A El Teniente i minatori hanno immediatamente impugnato le armi impegnando, in sanguinosi scontri polizia e esercito ... Leggi tutto link: http://www.controappuntoblog.org/2012/09/11/l%E2%80%9911-settembre-pomeriggio-1973-per-non-dimenticare-salutoni-rossi/
CIRCOLO DI INIZIATIVA PROLETARIA GIANCARLO LANDONIO
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