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Solidarietà al popolo del Rojava. L'Italia e le istituzioni Regionali devono condannare e agire contro l'azione di guerra della Turchia

(10 Ottobre 2019)

simbolo potere al popolo

L'attacco attuato dalla Turchia in queste ultime ore contro la popolazione del Rojava, non rappresenta un atto di difesa ma il tentativo di concludere una vera e propria pulizia etnica attuata da tempo contro il popolo curdo e tutti i popoli che abitano quei territori liberati. Un popolo multietnico con cui l'esercito dello YPG e YGJ, è riuscito a costruire l'unica realtà democratica e partecipativa in quei territori di guerra. Per questo noi di Potere al Popolo, non possiamo che esprimere tutta la nostra solidarietà a quella società creata in Rojava che riconosce tutte le minoranze etniche e religiose, a cui chiede solo un'attiva partecipazione alla costruzione di un collettivo di pace. Un esercito popolare di uomini e soprattutto donne libere ed indipendenti, caso raro in quelle terre, i cui numerosi martiri, hanno dato un contributo fondamentale alla sconfitta dell'ISIS. Un sacrificio a loro mai riconosciuto nonostante abbiano garantito a noi occidentali quella sicurezza tanto declamata.

Anche per questo, le nostre istituzioni non posso assumere una posizione neutra difronte a questi gravi fatti, solo come ringraziamento verso Erdogan per l'aver impedito, dietro lauta ricompensa ed armi, ai profughi in fuga dalla guerra di raggiungere l'Europa.

Oggi è necessaria una serie condanna e congelamento dei trattati commerciali con la Turchia a partire dalle istituzioni di questa Regione, sino a quando non sarà dichiarato il cessate il fuoco e l'invasione.


In Rojava è in atto un nuovo sistema di organizzazione democratico con la partecipazione diretta di tutte le varie etnie: il Confederalismo Democratico. Noi dobbiamo difendere questo tentativo che rappresenta la sola strada percorribile per arrivare ad avere una vita migliore in una regione devastata da conflitti interni scatenati però, come in passato, dai paesi fuori confini ed occidentali.

In pericolo non sono i Curdi e le popolazioni del Rojava ma il principio stesso di Democrazia e diritto all'autodeterminazione dei popoli in lotta per la libertà e contro la guerra.

Erdogan dietro alla richiesta di sicurezza e di azione decisiva contro il terrorismo, nasconde la sua volontà imperialista attuata a partire proprio dall'invasione della Siria settentrionale, orientale, Rojava e Kurdistan del sud (nord Iraq).

Potere al Popolo è al fianco delle mobilitazioni dei prossimi giorni, a partire da venerdì 11 alle ore 19.00 in piazza Torre, in difesa del popolo Curdo anche perché la loro lotta è soprattutto una guerra in difesa della dignità umana degli ultimi.

Potere al Popolo Modena

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