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La fatalità

La fatalità

(25 Novembre 2008) Enzo Apicella
Per Berlusconi è stata una fatalità il crollo che ha ucciso Vito Scafidi nel liceo Darwin di Rivoli

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

DELENDA SCHOLA: Presentazione del libro di Stefano d'Errico, La Scuola distrutta

(16 Ottobre 2019)

delenda schola 2

TRENT’ANNI DI SVALUTAZIONE SISTEMATICA DELL’EDUCAZIONE PUBBLICA E DEL PAESE

MARTEDÌ 29 Ottobre 2019 - ore 9.00 / 14.00

Aula Magna
Liceo Classico “TERENZIO MAMIANI”
Viale delle Milizie, 30 Roma

Convegno con esonero dal servizio fruibile da tutti i Docenti e gli ATA, di ruolo e non, ai sensi dell’art. 64, commi 4 e 5, del vigente CCNL Scuola.



Intervengono:
Pino Aprile (Scrittore – Saggista, autore dell’introduzione)
Roberto Maragliano (Pedagogista - Ordinario Univ. Roma Tre)
On. Lucia Azzolina (Sottosegretario al MIUR - M5S)
Guido Zaccagnini (Storico della Musica - Saggista)
Stefano d’Errico (Autore del libro - Segretario naz. Unicobas)
Coordina:
Alessandro Giuliani (Direttore de “La Tecnica della Scuola”)
Presiede:
Alvaro Belardinelli (RSU del Liceo “Mamiani”)
Ore 13.00 Dibattito

Aula Magna
Liceo Classico “TERENZIO MAMIANI”
Viale delle Milizie, 30 Roma

SINOSSI
Dalla “carta dei servizi” dell’industriale Lombardi (ministro nel 1995), con lo studente- cliente e le lettere anonime per valutare gli insegnanti, tutto è diventato “normale”.
Normale, con Berlinguer, pareggiare lacune in matematica con “crediti” in educazione motoria, la Gelmini che s’inventa un “tunnel dei neutrini” dall’Aquila alla Svizzera e la Fedeli, diplomata con un titolo triennale. Legittimo valutare gli studenti con quiz che trasformano la battaglia di Azio nella “battaglia di Anzio” o che i genitori aggrediscano gli insegnanti senza venir denunciati. Che il Ministero neghi i dati sul burn out e contra legem non faccia prevenzione, mentre fa valutare i docenti da presidi mai formati o valutati e vieta gli scioperi più che nelle unità coronariche. Giacché per l’istruzione investono meno di noi solo Slovacchia, Romania e Bulgaria, con l’80% degli istituti fuori-norma sulla sicurezza e l’obbligo più basso d’Europa, si punta sul liceo scientifico a 4 anni e senza il latino. Un terzo degli insegnanti di sostegno non è specializzato. Il codice deontologico dell’istruzione pubblica è stato scritto da un cardinale. S’impedisce solo ai sindacali di base il diritto di assemblea durante le elezioni per la rappresentatività e s’impone a tutti i pensionati l’iscrizione ai sindacati di partito. Una riforma chiamata “Buona Scuola” demansiona abilitati per latino e greco a far supplenze nelle primarie, e destina un professore di matematica dove ne serve uno di lettere. I docenti sono relegati nel pubblico impiego ove gli “aumenti” contrattuali non possono superare l’inflazione “programmata”, retribuiti al livello più basso della Ue e la metà dei coreani. Così è stata
distrutta la scuola.

"Temevo di esagerare con i sospetti sull’esistenza di un piano per sgretolare una delle eccellenze italiane, la scuola; il libro di d’Errico mi conferma che non è troppo quel che penso. […] Tutte queste coincidenze demolitrici, pur al mutare di governi e schieramenti politici si giustificano solo in un modo. […] Le “riforme” (a perdere) hanno colpito giusto i tratti distintivi di quel che ci fa “italiani”; siamo il Paese con il maggiore patrimonio artistico al mondo, una delle più grandi tradizioni musicali, la storia più ricca e una lingua base, il latino, da cui derivano quelle di mezza Europa e più di mezz’America; e giusto queste discipline vengono abolite, mutate in facoltative o ridimensionate, quasi a voler scientificamente cancellare quanto ci identifica. In quale Paese si sarebbero espunti dai programmi tutti gli autori e i poeti meridionali, inclusi i premi Nobel come Salvatore Quasimodo e Grazia Deledda? E l’Italia è stata definita (per esempio da Steve Bannon) il laboratorio mondiale per la distruzione degli Stati nazionali. Se questo si vuole, la prima cosa da fare è amputare un popolo della sua memoria, delle specificità che lo rendono riconoscibile a se stesso e agli altri come “nazione”. Non si può distruggere un Paese, senza prima distruggere la sua coscienza di essere tale; e quella coscienza viene dalla storia e dalla scuola". Pino Aprile

l’AltrascuolA
Associazione Professionale
Sede nazionale: Via Casoria, 16 - 00182 Roma
Tel. 06/7017009 Fax 06/62209306

Unicobas Scuola & Università
Federazione sindacale dei comitati di base
Sede nazionale: Via Casoria, 16 - 00182 Roma
Tel. 06/7017009 Fax 06/62209306

Questo Convegno è organizzato dall’Associazione “Unicorno l’AltrascuolA” (in collaborazione con l’Unicobas Scuola & Università), soggetto qualificato alla formazione con Decreto MIUR 177/2000, direttiva MIUR n. 170 del 21.3.2016, elenco Enti Accreditati/Qualificati del 23.11.2016. Come previsto dal D.M. 177/2000, art. 2, comma 5, le singole iniziative formative promosse da soggetti definitivamente accreditati come Enti di formazione da parte del MIUR ai sensi della Direttiva 90/2003 sono riconosciute dall’amministrazione scolastica e quindi non necessitano di specifica circolare (Nota MIUR n. 3096 del 2/2/2016)

l’AltrascuolA
Unicobas Scuola & Università

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