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Siria

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(16 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Sapevamo di aver ragione!

(16 Ottobre 2019)

Sapevamo di aver ragione!
Sapevamo di aver ragione quando gli altri ci remavano contro. Ora anche i più beceri pennivendoli - da Repubblica alla Stampa, con Rai e Mediaset la7 comprese - fanno marcia indietro: Assad non è più un terrorista, un leader cattivo. Imposizioni dettate dagli amici Usa e getta, i quali hanno visto sgretolarsi sotto i piedi il progetto della " balcanizzazione" della Siria, giorno dopo giorno, per via della tenacia dell'esercito siriano e delle forze a loro alleate. Mentre accadeva ,questo vedendosi accerchiati senza garanzie di balcanizzare dell area, gli Usa e gli alleati europei hanno giocato la carta Curda, un vero e proprio autogol, vista la grande pressione turca contro quella etnia interna che rivendica l indipendenza territoriale in territorio turco e in una vasta area mediorientale.
Dalla possibilità della creazione di uno stato curdo alle porte di casa dei turchi, accerrimi nemici, è scaturita una risposta violenta appena gli alleati Usa hanno abbandonato le postazioni e la loro permanenza in loco.
In questa condizione, il governo siriano ha adottato la tecnica dell'attesa, una tecnica che contro il cancro dell'imperialismo porta con sè i suoi frutti.
Passo dopo passo, è riuscito a sconfiggere l'aggressione nemica, mentre gli europei a giochi quasi fatti si sono gettati anima e corpo con le donne di Kobane, celebrandole come fossero le uniche protagoniste di quasi 8 anni di guerra, contro uno stato islamico creato dalle stesse case massonico-imperialiste.
Ora che gli Usa hanno perso la loro capacità di egemonia planetaria, dimostrando nei fatti i loro limiti, hanno lasciato gli alleati di comodo alla mercé dei veri terroristi: Erdogan e Netanyahu. Quel Netanyahu che, dopo l'annessione del Golan, riconosciuta dagli Usa, cerca di nascondere la faccia, lasciando di fatto lo scontro guerreggiato a turchi e Curdi. Questi ultimi, dopo aver ceduto alle forze imperialiste (nella speranza di ottenere un proprio Stato), in tutta fretta hanno dovuto ripiegare alle condizioni dell'unico vincitore: il presidente Assad.
Da comunisti, porgiamo i migliori saluti e auguri a tutti i compagni siriani che non hanno mollato un centimetro del loro territorio all'aggressione imperialista, H.L.V.S COMPAGNI!
La Siria e una ed indivisibile.

Per il comunismo

C.C.BROZ-V.O.

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