">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale, ambiente e salute    (Visualizza la Mappa del sito )

Alta tecnologia italiana

Alta tecnologia italiana

(15 Marzo 2011) Enzo Apicella
Dopo Fukushima. Il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo dichiara che il programma nucleare italiano non cambia

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale, ambiente e salute)

Eni Killer • Flash Mob

A Roma, il 24 gennaio

(22 Gennaio 2020)

Appuntamento alle ore 15.30 presso la Stazione Metro Eur-Fermi

enikiller

Eni, azienda partecipata dallo Stato Italiano, è una delle più grandi multinazionali al mondo nel settore dei combustilbili fossili nonchè una delle principali responsabili dell’emergenza climatica ancora in atto.
Nonostante il surriscaldamento globale sia ormai sulla bocca di tutti, nonostante gli allarmi della comunità scientifica internazionale, non c’è stato nessun cambio nelle politiche energetiche di Eni. Infatti essa investe centinaia di milioni in tutto il mondo nella ricerca di giacimenti petroliferi, mentre in Italia usa la sua influenza per realizzare una transizione energetica verso il gas naturale, spacciata come energia pulita quando in realtà non lo è.
Eni, con le sue criminali attività estrattive in tutto il mondo, si è così guadagnata il titolo di ECOCIDA.

Più che per realizzare la transizione alle energie rinnovabili, Eni investe molto di più per far finta di realizzarla. Le campagna pubblicitarie dell’azienda in cui si autodefinisce green sono ormai su ogni spazio pubblicitario possibile, mentre l’azienda continua a estrarre milioni di barili di petrolio al giorno e ha programmato ulteriori investimenti nel settore delle fossili da qui al 2030. Questo vergognoso greenwashing è stato sanzionato dall’antitrust, che ha multato Eni di 5 milioni.

Non solo, Eni sfrutta i propri enormi capitali e lo status di multinazionale per imporre la propria volontà a paesi esteri con governi più deboli e poterne sfruttare i territori contro il volere delle comunità locali. Esempio lampante è il processo per corruzione in Nigeria, dove Eni è accusata di aver pagato una tangente di 1.1 miliardi di dollari (insieme a Shell) in cambio delle concessioni su un giacimento petrolifero.

Uso sfrenato dei combustibili fossili, devastazioni ambientali, sfruttamento dei paesi poveri, corruzione e greenwashing: questi sono gli elementi che fanno di Eni un simbolo del sistema che i movimenti per la giustizia climatica e ambientale vogliono cambiare ad ogni costo

Fridaysforfuture-Roma

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Global Warming»

5618