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Nakba

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(15 Maggio 2012) Enzo Apicella
15 maggio del 1948: ha inizio l'espulsione del popolo palestinese dalla propria terra. Oggi i profughi palestinesi sono 4 milioni e mezzo

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Piano USA-Israele: è aggressione contro la Palestina. E il governo italiano latita

La colonizzazione continua e molta parte della politica e dei media internazionali tendono a marginarizzare la tragedia di un popolo.

(20 Febbraio 2020)

il tentativo ipocrita operato dalla presidenza statunitense di accreditare un piano volto a una soluzione reciprocamente vantaggiosa, quando invece si tratta della legalizzazione dell’occupazione e dell’espansionismo di Israele.

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Quella che segue è la dichiarazione di Francesco Valerio della Croce, segreteria nazionale Pci e responsabile Esteri:
“Il piano del secolo”, presentato recentemente da Trump, per la “pace” in Medio Oriente è in realtà l’ennesimo attacco alla Palestina e al suo popolo. Una politica di esproprio, segregazione e perpetrazione dell’oppressione sionista contro un popolo depredato della propria terra, della propria indipendenza e dei propri diritti. Ma, soprattutto, un ulteriore strumento di propaganda per le nuove elezioni che si terranno tra poco più di un mese in Israele. Scopo politico immediato e manifesto di tale piano è rinsaldare ulteriormente l’asse Usa-Israele nelle dinamiche dell’area e non solo.
Soldi – di non precisata fonte e di ugualmente ignota destinazione – in cambio di altri territori (annessione ad Israele di larga parte dei territori della Cisgiordania) e della città di Gerusalemme come capitale indivisa di Israele (del resto il riconoscimento USA dello status di capitale israeliana era già avvenuto nel 2017) con la fine conclamata dei confini disegnati nel 1967. Per i Palestinesi, oltre alle accuse di terrorismo e vocazione alla “violenza”, un vero e proprio stato di apartheid all’ennesima potenza, con il restringimento dei territori di sovranità palestinese a pochi lembi di terra. Una sovranità, un’indipendenza, un’autonomia per uno Stato minati in partenza proprio per la menomazione territoriale. il tentativo ipocrita operato dalla presidenza statunitense di accreditare un piano volto a una soluzione reciprocamente vantaggiosa, quando invece si tratta della legalizzazione dell’occupazione e dell’espansionismo di Israele.
Il Partito Comunista Italiano rinnova la sua solidarietà allo Stato, al popolo e alla resistenza palestinese; denuncia il nuovo tentativo di allargare il dominio di Israele sui territori palestinesi. Denuncia, contestualmente, Condanniamo ancora una volta il ruolo nefasto del duo USA – Israele in un’area che da troppi decenni non conosce pace alcuna proprio per i piani e gli interessi imperiali perseguiti dai governi statunitensi ed israeliani. Come comunisti, rinnoviamo il nostro impegno per la costruzione di reti di solidarietà e denuncia internazionale. Condanniamo, inoltre, la grave subalternità del governo italiano, silente e quindi complice in questa ultima vicenda; un atteggiamento che non stupisce visti gli accadimenti politici del recente passato, ad iniziare dal mancato riconoscimento dello Stato palestinese.

Trasmesso da Maurizio Aversa

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