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il pane e le rose

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CON LE LAVORATRICI PIAGGIO. FINO ALLA VITTORIA!

(26 Febbraio 2020)

fronte unico bla bla bla n. 3

Sono passate ormai due settimane, da quando un gruppo di ex lavoratrici Piaggio sono salite sul tetto del Palazzo Blu di Pontedera (Pi), sede dell’Asl cittadina. Un’azione forte e decisa perché tanta è la rabbia di queste donne che dall’anno scorso si sono dovute scontrare con l’arroganza padronale da una parte e la frammentazione, mista all’opportunismo sindacale, dall’altra.

Stiamo parlando di circa 40 lavoratrici e lavoratori stagionali che, dopo 15 anni di contratti a termine e precariato, la Piaggio ha deciso di lasciare per strada applicando quanto prevede il decreto “dignità”. Dietro all'applicazione di una legge – presentata dal governo allora in carica come “a tutela dei lavoratori” – si cela un attacco contro lavoratrici, donne e madri, non più adatte ai ritmi che i padroni impongono alla catena di montaggio. La recente assunzione di decine di lavoratori a tempo determinato, toglie ogni dubbio.

La loro risposta però non si è fatta attendere: dallo scorso maggio è in corso una vertenza che mira al loro reintegro, sostenuta dall'Unione Sindacale di Base, dopo che le sigle sindacali di regime hanno preferito scegliere altre strade.

Dopo esservi salite un giorno l'anno passato, dal 12 febbraio scorso hanno deciso di tornare sul tetto per rimanerci ad oltranza, finché non saranno ottenuti contratti e assunzioni per tutte.

Quel giorno infatti in Piaggio veniva sottoscritto il nuovo contratto integrativo aziendale che nelle aspettative di queste lavoratrici avrebbe dovuto sanare la loro posizione. Accordo rigettato dai delegati dell'Usb e dalla maggioranza dei delegati Fiom (6 su 7) ma sottoscritto dalla maggioranza dei delegati della Rsu (quelli di Fim, Uilm, Ugl) nonché dalle strutture provinciali di tutti i sindacati, Fiom compresa, Usb unica esclusa.

Le istanze di queste lavoratrici sono state ancora una volta ignorate da questo accordo. Il 18 febbraio l'Usb ha compiuto un atto molto importante, proclamando uno sciopero di solidarietà in diverse aziende del territorio a sostegno di questa lotta, che ha trovato l'ostruzionismo di tutti i sindacati collaborazionisti firmatari dell'accordo.

Ad oggi non è dato sapere come andrà a finire: sappiamo che i rapporti di forza non sono a nostro favore ma, allo stesso tempo, la volontà di queste donne, come di tanti altri lavoratori e lavoratrici impegnati nelle lotte quotidiane, è un indispensabile punto di partenza per il sostegno e la solidarietà di tutti/e. Combattere lo strapotere padronale, il sindacalismo collaborazionista, le divisioni interne al sindacalismo conflittuale, va in questa direzione: il bene e gli interessi della classe necessitano uno sforzo e un lavoro collettivo e organizzato.

Il reintegro delle ex lavoratrici e degli ex lavoratori Piaggio sarà una conquista e un passo avanti per la classe lavoratrice: informiamo della loro lotta nei posti di lavoro, non lasciamole sole, costruiamo la solidarietà.

Martedì 25 febbraio 2020

Coordinamento lavoratori-lavoratrici autoconvocati per l’unità della classe

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