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Nota sulla condotta di Roma Multiservizi e l'illegittima sospensione della retribuzione per i dipendenti utilizzati nell'appalto global service Roma Capitale

(11 Marzo 2020)

usi14nov

UNIONE SINDACALE ITALIANA - USI - fondata nel 1912
Segreteria prov. Intercategoriale, Usi C.T.&S. prov. e servizio legale/controversie di lavoro
sezione sindacale interna USI c/o Società Roma Multiservizi SpA
Largo Giuseppe Veratti 25 fax 06 77201444 E mail usiait1@virgilio.it
Usi C.T. & S. sede nazionale Milano Via Ricciarelli 37 tel. 02/54107087 fax 02/54107095
e mail milano@usiait.it PEC milanosede@pec.usiait.it

Roma, 11 marzo 2020 pagine 2 totali

Alla Società Roma Multiservizi SpA – Direzione via fax 06 41205854 e per e mail
A Roma Capitale – stazione appaltante global service c/o Dipartimento Pol. Scolastiche Educative fax 06 671070074 Direzione Dipartimento (Massimiani e Bigari) e R.U.P. Ferroni
Alla società AMA Spa Amm.re Delegato p.t.
p.c. Alla Prefettura U.T.G. – Ufficio di Gabinetto del Prefetto p.t. fax 06 67294555
All’Assessorato alle Politiche Scolastiche ed Educative fax 06 671070074 e per e mail
p.c. Ufficio di Gabinetto della Sindaca di Roma

OGGETTO: Appalto global service affidato a società Roma MUltiservizi Spa. Inapplicabilità e invalidità per carenza presupposti, già rilevata da Usi, dell’articolo 34 del CCNL di settore (pulizie-multiservizi-servizi integrati) come da sms del 5 marzo 2020 inviata ai dipendenti a firma del Direttore Generale p.t. Dott. Pio Velardo, con motivazione pretestuosa e non pertinente su effetti del “coronavirus” (COVID 19 e SARS COVID 2). Illegittima sospensione della retribuzione e danno ai dipendenti impiegati e in forza nell’appalto citato. Integrazione fattispecie di cui all’articolo 1256 codice civile a loro favore, in solido con Ente committente ai sensi art. 30 comma 5 e 6 D. Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii., nonché ex art 1678 cod. civile,a seguito sospensione delle mere “attività didattiche ed educative” poste dal DPCM 4/3/2020, con richiesta di erogare la retribuzione spettante per monte ore come da contratti individuale di lavoro (art. 1372 codice civile), a fronte di manifestazioni di volontà e dichiarazioni dei dipendenti addetti a tale appalto, per evento di forza maggiore e di natura eccezionale, non dipendente dalla volontà dei dipendenti(in maggioranza in regime di part time disciplinato dagli articoli da 4 a 12 del D. Lgs. 81 2015 detto codice dei contratti).
Carenza attuale presupposti, in assenza di chiare indicazioni governative con apposito decreto legge, per improprio utilizzo ammortizzatori sociali, con effetto penalizzante di scaricare sui dipendenti l’eventuale “rischio di impresa”, su servizio strategico e pubblico essenziale. Verifica su attivazione procedure con Rls interni, piena ed efficace tutela salute e sicurezza sul lavoro dei dipendenti e degli ambienti di lavoro, ex art. 2087 c.c. e D. Lgs. 81/2008.

La scrivente Unione Sindacale Italiana, segreteria intercategoriale della Confederazione sindacale fondata nel 1912 nonchè la Usi C.T.&S. territoriale, segnala la situazione indicata nell’oggetto della presente.
Le comunicazioni inoltrate da Roma Multiservizi con sms del 5 marzo 2020, già rilevate e segnalate nei giorni scorsi anche in concomitanza con il Consiglio comunale- Assemblea Capitolina svolti in data 6 marzo 2020, che richiamano l’articolo 34 del CCNL di settore, non sono applicabili perché carenti dei presupposti non pertinenti e non riferibili alla situazione in atto, a livello aziendale, nella città di Roma e a livello nazionale, con interpretazione fuorviante di quanto già indicato dal DPCM del 4 marzo 2020.
Né è ipotizzabile che il rischio d’impresa, possa in un simile frangente determinato da eventi non dipendenti dalla volontà dei dipendenti, che fa integrare invece quanto previsto disciplinato e garantito dalla fattispecie di cui all’art. 1256 del codice civile, scaricato sui lavoratori e sulle lavoratrici, non erogando la retribuzione spettante in base al monte ore sottoscritto nei contratti individuali di lavoro, in considerazione del regime di part time in vigore e della specifica disciplina legislativa.
Si rileva inoltre che allo stato attuale, con accordi sottoscritti in sede aziendale, si sta operando con la complicità di alcuni sindacati, un utilizzo improprio di forme di ammortizzatore sociale ex D. Lgs. 148/2015, di cui attualmente, mancano presupposti in questa prima fase di mera sospensione delle attività didattiche e scolastiche, come già indicato dal DPCM del 4 marzo 2020, per la loro corretta applicazione e con meccanismi che contravvengono alla finalità di forme di ammortizzazione sociale, senza peraltro della doverosa e necessaria copertura economica finanziaria, il consenso del personale interessato da eventuale tale procedura e in assenza di chiare indicazioni governative con apposito decreto legge, che disciplini a livello nazionale tale situazione, causando una ipotesi di “danno emergente” e di “lucro cessante” a sfavore dei dipendenti, determinato da sospensione della normale retribuzione tabellare per causa non dipendente dalla volontà di adempiere alla prestazione lavorativa, come da utilizzo non conforme e improprio di forme di ammortizzatore sociale, con erogazione ridotta di indennità in luogo di retribuzione, in caso di prosecuzione ulteriore della sospensione delle attività didattiche ed educative, analogamente a quanto sta avvenendo per il personale Oepa Aec e quello del settore della ristorazione scolastica. In totale circa diecimila persone in totale (circa 2500 servizio in global service, oltre 2500 Oepa già Aec, circa 4000 del settore della ristorazione scolastica e sostituti precari), utilizzando come pretesto l’emergenza sanitaria in atto a livello nazionale e mondiale, per danneggiare i dipendenti nell’aspetto della retribuzione. Senza sottovalutare tutte le misure di prevenzione, informazione, formazione e intervento per tutelare e garantire la piena applicazione delle disposizioni su salute e sicurezza sul-del lavoro e degli ambienti di lavoro, ai sensi dell’articolo 2087 del codice civile e del D. Lgs. 81/2008, in base al quale si intende sapere quali procedure attivando confronto con Rls interni e organi preposti di nomina aziendale, per tale specifica tutela della salute e della sicurezza.
Tanto premesso, la scrivente O.S. intercategoriale e di categoria, si riserva di tutelare nelle sedi competenti, i diritti e gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, ove non risultasse erogata la retribuzione spettante al personale dipendente, a partire dal giorno 5 marzo 2020.
La presente è inoltrata all’Ente committente, in solido in base alle disposizioni citate (art. 30 comma 5 e 6 D. Lgs. 50 2016 e art. 1676 cod. civile in regime di appalti) e alla società AMA che attualmente detiene il pacchetto di maggioranza societario di Roma Multiservizi SpA, nonché al Prefetto quale U.T.G. territorialmente competente, affinchè valuti l’improprio e superficiale richiamo a disposizioni contrattuali, in base alla grave situazione emergenziale determinatasi dalla condizione sanitaria e di insufficiente tutela per le retribuzioni, della condotta del datore di lavoro Roma Multiservizi SpA, adottando i provvedimenti che riterrà più opportuni. In attesa di riscontro si pongono distinti saluti.

Per la Unione Sindacale Italiana Usi fondata nel 1912 – il segr. intercategoriale della confederazione sindacale p.t. Roberto Martelli

Per la segreteria territoriale p.t. di USI C.T.&S. – Giuseppe Martelli

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