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(10 Ottobre 2011) Enzo Apicella

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(Di lavoro si muore)

Fase 2: Niente sicurezza, niente produzione!

(4 Maggio 2020)

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Il governo Conte, attuando la volontà di Confindustria, ha deciso di riaprire, da lunedì 4 maggio, le attività manifatturiere e delle costruzioni.

Più di quattro milioni e mezzo di operai, con il ricatto del lavoro e del salario, sono costretti a lavorare per produrre il plusvalore, fonte del profitto capitalistico e dei redditi delle classi sfruttatrici.

Questo, il contenuto essenziale della c.d. “Fase 2”, che presenta rischi concreti di una diffusione dei contagi fra operai e loro familiari, con il coinvolgimento del territorio.

L’esperienza di questi mesi, dalle fabbriche agli ospedali, ha dimostrato che la classe dominante ha esposto lavoratori e lavoratrici al virus per salvaguardare a ogni costo i profitti e il suo sistema; obbligandoli persino a lavorare senza gli adeguati mezzi di protezione.

Le aree maggiormente colpite sono quelle in cui la produzione non si è mai fermata, a forza di esenzioni e deroghe, seguendo le “leggi della giungla” del capitalismo .

Se qualche misura è stata adottata è grazie alle proteste e agli scioperi contro la mancanza di dispositivi di protezione e la sanificazione, per la chiusura di attività non essenziali e per “ammortizzatori sociali”.

Anche la pandemia in corso ha dimostrato che quando si ferma la classe operaia si ferma tutto. Impariamo da questa esperienza per riprendere fiducia nella nostra forza!

Per difendere la salute e la sicurezza, il lavoro e il salario, per non essere carne da macello agli interessi di un pugno di parassiti, abbiamo lo strumento della lotta di classe, unitaria e organizzata. Non sacrifichiamo la nostra vita sull’altare del profitto capitalistico!

Imponiamo l’adozione dei mezzi necessari a salvaguardare la sicurezza e la salute, in fabbrica e sui mezzi di trasporto. Con la salute si lavora, senza NO!

Organizzarsi nei posti di lavoro, sviluppare i collegamenti tra le fabbriche e nel territorio, strappare ogni ambito sindacale dalle mani delle burocrazie e riprendere l’iniziativa per la difesa contro le criminali politiche di padroni, Stato e governo.

La nostra solidarietà agli scioperi e alle lotte contro l'assenza di sicurezza, le inadempienze, le rappresaglie padronali, le imposizioni governative.

Il nostro appoggio alle denunce sulle violazioni delle norme di sicurezza, sulle irregolarità e le malefatte padronali.

La situazione impone la mobilitazione, l’unità e la solidarietà di classe, per far ricadere il peso della epidemia e della crisi sui padroni e i ricchi!


Coordinamento comunista toscano (CCT)
coordcomtosc@gmail.com

Coordinamento Comunista Lombardia (CCL)
coordcomunistalombardia@gmail.com

Piattaforma Comunista-per il Partito Comunista del Proletariato d'Italia

teoriaeprassi@yahoo.it

Fonte

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